L’artista napoletana Romina De Novellis, ha eseguito una nuova performance dal vivo nella citt di Napoli, prima di Natale, intitolata “la sacra famiglia”.
Nata a Napoli nel 1983, dopo avere studiato danza alla Royal Academy of Dance di Londra, si trasferisce a Roma, per continuare la sua formazione artistica, studia al DAMS dell’Universit Roma tre e poi successivamente a Parigi, dove studia Antropologia e Sociologia presso EHESS (cole des hautes tudes en sciences sociales).
Finito il percorso di studi, si dedica totalmente all’arte. Le sue opere e performance sono presenti alla Gallery Laure Roynette di Parigi, galleria di arte contemporanea dove gli artisti emergenti locali e stranieri possono esibire le proprie opere.
La performance itinerante “La sacra famiglia” è una processione lenta e silenziosa nel centro storico di Napoli dove l’artista ha riunito a s tutto il suo nucleo familiare zie, cugine, nipoti, prozie, pronipoti, cognati, suoceri, fratelli, sorelle, generi, nuore, suocere, madre, padre e figlia. Ogni membro della famiglia ha un oggetto fra le mani, ogni oggetto è legato ad un preciso simbolismo e il tutto diventa una rappresentazione allegorica e a tratti grottesca di quello che succede nella tipica famiglia napoletana. La famiglia, secondo l’artista, è il luogo dove ognuno di noi vive in un mondo a parte, un mondo dove si alternano pace e guerra, sogni e speranze, delusioni e sofferenze, parole, suoni e silenzi, generazioni a confronto, cambiamenti radicali tutto in maniera vorticosa ed imprevedibile.
La performance inizia al Mann (Museo Archeologico Nazionale Napoli) uno dei musei più importanti della citt . Vantando il più ricco e pregevole patrimonio di opere d’arte e manufatti di interesse archeologico in Italia, è considerato uno dei più importanti musei archeologici al mondo se non il più importante per quanto riguarda la storia dell’epoca romana. Ha una superficie espositiva complessiva di 12.650 mq.
Poi si prosegue verso il museo Madre in via Settembrini. Museo d’arte contemporanea Donnaregina (MADRE) ubicato nello storico palazzo Donnaregina e nell’adiacente chiesa omonima trecentesca, nel largo Donnaregina. Il museo ospita prevalentemente opere di arte contemporanea, tra le quali quelle di Andy Warhol, Alberto Burri, Domenico Paladino, Jannis Kounellis e altri ancora. Il corteo prosegue poi per le vie del centro storico della citt San Biagio dei Librai, Spaccanapoli, via Toledo, piazza Plebiscito fino a giungere al mare dove la performance si conclude.
Con la sua performance itinerante Romina De Novellis ha voluto rappresentare la famiglia estrapolandola dal contesto abituale in cui solitamente sta le quattro mura domestiche, per portarla in una realt diversa, quella del coinvolgimento globale. L’artista ha voluto fondere la realt e l’opera d’arte, immanenza e trascendenza, coinvolgendo un intera citt , l’artista ha messo a disposizione la propria performance affinch chiunque si accodi alla manifestazione possa fruire dell’opera stessa e riempirla a proprio piacimento, e qui ci troviamo di fronte a un classico esempio di democrazia creativa, dove l’artista chiede, non verbalmente, ma emotivamente a tutti i partecipanti cosa provino durante la performance, mentre ognuno ne diventa una parte viva e integrante anche perch l’arte non è pura immediatezza, ma è anche riflessione intellettuale, ed emotiva.
Le uniche pecche della performance sono state da un lato l’originalit , poich lo stile delle performance di Romina De Novellis, si rif palesemente a quello della famosa artista Serba Marina Abramović, definita una pioniera nel settore, una delle primissime artiste a sperimentare queste performance dal vivo dai primi anni settanta assieme al compagno di nazionalit tedesca, Frank Uwe Laysiepen, meglio conosciuto con lo pseudonimo Ulay. Dall’altro lato c’è stato lo scarso interesse dei napoletani verso la performance, molte persone non hanno capito cosa fosse o quale era lo scopo della performance, alcuni ne sono rimasti turbati, altri hanno riso, mentre altri ancora ne sono rimasti semplicemente affascinati.
Fra tutti i commenti ascoltati riporto di seguito quelli che più mi hanno colpito, li riporto cos come esclamava la gente, senza alcuna correzione di grammatica, ortografia e sintassi, per non perdere l’originalit dell’affermazione stessa
Guarda che strana processione, cosa sar mai? Chiede una donna di mezza et alla sua amica, e l’altra le risponde Sicuramente ha a che fare con le messe nere. Secondo me questa è una setta satanica! Ma non li hanno visti a questi qui i Carabinieri???
Eeeeh, questi tengono ‘a capa fresca, beati a loro! Vedete? Questa è Napoli! Fanno bene poi quelli del Nord ci criticano sempre, ci facciamo sempre riconoscere da tutti. (signore che commenta la performance osservando con un misto di stupore e indignazione)
“E jamme bell j “ (signore agitato in sella al suo scooter poich l’artista ed il suo corteo tenevano impegnato 6 è« « o è á « s pt B L libri n e B link B B d d B d d « B pG B B «7 B e « B E B B èMODE B H l è NO è B B» OJ B e
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B B» E WHERE USING B B B » RLIKE RESET B eNULL lo stretto vicolo che dalla porta di Gennaro porta a via Duomo, e che per via della lenta andatura del corteo non poteva passare).
Scusate, ma cosa è questa processione? Mi chiede una simpatica signora che stava fuori alla porta della sua abitazione a pian terreno. “Non è una processione, ma un artista che sta eseguendo una performance itinerante per le vie del centro storico” le rispondo io, lei sorride e si sposta incuriosita verso il corteo, poi ad un tratto si sente un’altra donna che dal primo piano di un edificio fatiscente le urla la stessa domanda, e lei risponde è ‘na cosa artistica, una processione erroneamente di opere d’arte che va o duomo..nun è robba pe tè!
Due turiste francesi mi fermano per chiedere cosa stia succedendo, spiego cosa sta facendo l’artista e loro si entusiasmano, decidendo di seguire il corteo, esclamando è meraviglioso, stupefacente, di una bellezza ed originalit unica.
Peccato che manifestazioni artistiche del genere siano cos rare, mi piacerebbe poterne vedere molte di più. Una signora entusiasta che spiegava a qualcuno l’evento per telefonino.
L’iniziativa è prodotta dal centro culturale Le Toboggan, Lione, e dalla Dafna Gallery e realizzata in collaborazione con il Mann (Museo Archeologico Nazionale di Napoli) e il Museo Madre-Museo d’arte contemporanea Donnaregina. Fa parte di un progetto culturale più ampio che prevede la realizzazione di un video e di una mostra. Il video della performance sar proiettato in anteprima internazionale il 6 gennaio 2016 a Le Toboggan, dove rimarr fino al 16 febbraio. Successivamente, a partire dal 10 febbraio 2016, la Dafna Gallery dedicher una mostra personale all’artista, ripercorrendo, a partire dalla sua esperienza napoletana, il suo percorso di ricerca.
Nelle foto di Raffaele Di Costanzo, quattro momenti del percorso