La citt  si mobilita. stata una vera e propria assemblea pubblica l’incontro di stamattina del Sabato delle Idee dedicato al tema del “Centro storico di Napoli patrimonio dell’umanit “. Oltre 300 persone, tanto da dove far ricorso ai monitor delle altre sale. I rappresentanti di oltre trenta associazioni ed istituzioni culturali che operano nel Centro storico hanno affollato Palazzo Filomarino, la prestigiosa sede dell’Istituto italiano per gli atudi storici che proprio nel mese di maggio ha aperto le sue porte per la mostra dedicata alle “Storie e leggende napoletane di Benedetto Croce”, cardine del Maggio dei Monumenti 2014, organizzato dal Comune di Napoli.

Due sono state le strade principali tracciate per lo sviluppo e la valorizzazione del centro storico di Napoli. Innanzitutto la strada degli investimenti privati nel settore dei beni culturali indicata dall’urbanista Uberto Siola, presidente della Fondazione Internazionale per gli Studi Superiori di Architettura.
E poi la strada della valorizzazione dei beni culturali attraverso le nuove tecnologie, indicata da Luisa Bocciero, coordinatore del Progetto “Suor Orsola patrimonio dell’umanit  certificato dall’UNESCO”, che ha illustrato le attivit  del Centro Universitario di Ricerca Scienza Nuova come esempio di nuove opportunit  di fruizione tecnologica dei beni culturali digitalizzazione del patrimonio bibliotecario, diagnostica e restauro di beni culturali con strumenti tecnologici avanzati e creazione di nuove applicazione per visite guidate a mostre e musei. Potenzialit  tecnologica visibile in sala dove una stampante 3D ha dato prova delle grandi opportunit  offerte dal tridimensionale.

La mattinata delle “idee” è proseguita con l’intervento di Aldo Loris Rossi, membro emerito dell’Accademia delle Arti del disegno, che ha proposto una ricetta in tre punti per la valorizzazione del centro storico di Napoli evitare la polverizzazione degli interventi, mettendo in campo un piano organico di azione ; la creazione una nuova fermata intermedia della metropolitana a Porta Capuana, che sani l’eccesso di distanza tra Piazza Garibaldi e Piazza Cavour e proietti il turista direttamente in una delle zone nevralgiche del centro storico ; una riqualificazione “verde” del Porto di Napoli, da realizzare attraverso la rottamazione della miriade di magazzini e depositi inutilizzati ed antiestetici, creando tra il molo di San Vincenzo e il varco del Carmine una zona fruibile dai turisti che praticamente colleghi il Porto al centro storico senza soluzione di continuit . Proposta approvata dal soprintendente per i Beni architettonici, paesaggistici, storici, artistici ed etnoantropologici per Napoli e Provincia, Giorgio Cozzolino, che ha sottolineato anche il ruolo importante nell’individuazione di criticit  e proposte che sta svolgendo l’Osservatorio Permanente del Centro Storico di Napoli – Sito UNESCO, presieduto da Elena Coccia.
Tante le idee messe in campo dalla “Cittadinanza attiva per il centro storico di Napoli”, con gli interventi di associazioni, comitati, fondazioni, universit  e istituti culturali del centro storico. Dal progetto sui “Portali storici della Citt ” illustrato da Bernardino Stangherlin, gi  direttore della Societ  Sirena, alla detassazione delle Dimore Storiche, proposta del presidente regionale dell’ADSI, Marina Colonna. Dalla proposta di uno studio di fattibilit  sul rapporto investimenti privati/sviluppo e occupazione nel centro storico proposto dal presidente dell’Associazione Strategie di sviluppo, Valerio Marotta, al grande progetto di restauro e valorizzazione della Basilica di San Giovanni Maggiore gi  avviato dall’Ordine degli Ingegneri di Napoli e presentato dal suo presidente Luigi Vinci, attraverso un ricco programma per il Maggio dei Monumenti.

E, su tutte, una ha incontrato maggiori consensi la nascita di un’ orchestra sinfonica dei Quartieri Spagnoli, lanciata da Enzo De Paola, presidente dell’Accademia europea di musica e arti dello spettacolo e gi  avallata dal presidente della SIAE, Gino Paoli. Un progetto – ha spiegato De Paola – che ha l’obiettivo di creare un percorso formativo di integrazione per i bambini e ragazzi in situazione di disagio, per sviluppare, attraverso la musica, attitudini ed abilit  in grado di favorirne le capacit  di socializzazione e di crescita".
E, a proposito dei finanziamenti, decisamente rassicuranti le conclusioni del dibattito affidate all’assessore regionale ai Lavori pubblici, Edoardo Cosenza, che, illustrando l’intervento della Regione per il restauro di Palazzo Penne, ha spiegato come “siano assolutamente infondati gli allarmismi sull’incapacit  della Regione Campania nella spesa dei fondi europei”, perch, illustrando un impegno di spesa regionale di quasi due miliardi di euro solo sulla citt  Napoli, “la sovrapposizione tra la programmazione 2007-13 (che permette di spendere i fondi entro il 31 dicembre 2015) e la programmazione 2014-20 consente alla Regione, come sta gi  facendo, di finanziare progetti            6            addirittura anche oltre i fondi previsti dalla programmazione 2007-13, potendo gi  attingere a quelli della programmazione successiva".
Speriamo che vengano spesi bene.

In foto, un momento del dibattito. Da sinistra, Loris Rossi, Cozzolino, Siola, Daniele

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