Shakespeare diventa trash grazie a una trilogia messa su da Marco Sanna e Francesca Ventriglia, per una produzione Sardegna Teatro. Venerdì 21 e sabato 22, alle ore 21, e domenica 23 gennaio, alle 19, a Sala Ichòs con la compagnia Meridiano Zero.
Macbeth, Amleto, Otello: tre riflessioni per tre capolavori del grande autore che si perdono nel buio e cantano lo spaesamento, il senso di esclusione, di squilibrio che sono le uniche emozioni che sentiamo di poter condividere, noi che agiamo, con voi che guardate. Delle opere altissime rimangono solo gli avanzi.
Macbeth e Lady Macbeth ormai vecchi e rintontiti intrecciano il loro quotidiano fatto di attese e cruciverba con il loro passato di assassini, non più in grado di distinguere fra i fatti a loro accaduti, le notizie di cronaca nera, e la pura fantasia.
Questo Amleto inizia dalla fine, dando per scontati gli avvenimenti che tanto sono sulla bocca di tutti, la storia che è poco più di una chiacchiera, i personaggi che semplicemente non si presentano in scena.
Otello e Desdemona sono due artisti mediocri, senza fantasia e senza talento che vorrebbero tanto possedere. Sono a Cipro e non succede nulla. Lontani quei tempi in cui i Turchi assediavano le coste, non è rimasto nulla neanche una fortezza da difendere. Dilaga, così, la noia.
Cipro diventa simbolo dell’agognato luogo di residenza, in cui passare un breve periodo di “studio” e concentrazione, una scelta quasi obbligata a cui l’artista contemporaneo è costretto nella giungla di bandi, residenze, call, casting, giri a vuoto e promesse mancate.
B-TRAGEDIES
trilogia shakespeariana trash
di e con Marco Sanna e Francesca Ventriglia
Sala Ichòs
Via Principe di Sannicandro 32/A – San Giovanni a Teduccio (NA)
Fermata metro linea 2: San Giovanni a Teduccio – Barra
Lo spazio è dotato di ampio e gratuito parcheggio.
Info e prenotazioni: 335 765 2524 – 335 7675 152 – 081275945 (dal lunedì al sabato dalle 16 alle 20 – domenica dalle 10 alle 17)
Giorni e orari: venerdì e sabato alle 21 e domenica alle 19
Foto di scena scattata da Laura Farneti