La cultura arriva al cuore e scioglie le emozioni. Anche dietro le sbarre. Dopo il concerto del 24 aprile 2010, quando l’orchestra d’archi (direttore Stefania Rinaldi, arpa solista Antonella Valenti e primo violino di Cecilia Laca) si è esibita nella casa circondariale femminile di Pozzuoli, il San Carlo ci riprova.

E gioved 15 settembre alle 11.00, arriva nella palestra del carcere di Secondigliano con l’Orchestra diretta da Maurizio Agostini. L’evento chiude il corso di liuteria, progettato con la supervisione del maestro liutaio Luca Mazzetti (allievo di Otello Bignami della Scuola bolognese) e realizzato dall’Associazione culturale “L’art du luthier” del beneventano Enrico Minicozzi, in collaborazione con Maria Antonietta Maccauro. Nell’iniziativa sono stati coinvolti tutti i detenuti del settore S3 “Ligure” (di massima sicurezza) che, dopodomani, riceveranno un attestato di partecipazione. Tra il pubblico, anche i loro familiari.

L’Orchestra d’archi propone un programma variegato, all’insegna di tango, tradizione partenopea, ragtime e musica classica. In scaletta, Libertango, Adios Nonino e Chitarra romana di Astor Piazzolla, Era de maggio del duo Costa-Di Giacomo, O marinariello di Bovio-De Curtis, Por una Cabeza di Carlos Gardel, Cumparsita di Gerardo Matos Rodriguez, la Primavera dalle Quattro Stagioni di Antonio Vivaldi -con violino solista Gabriele Pieranunzi-, The Entertainer di Scott Joplin e New York, New York di John Kander e Fred Ebb.

“Una proposta cos ricca di contenuti e di prospettive in un contesto come quello penitenziario”, afferma Liberato Guerriero, direttore del carcere, “è stata resa possibile dalla dedizione e dall’amore per la propria arte dimostrata da Mazzetti e dai suoi collaboratori (dell’Associazione ‘L’art du luthier ndr) ai quali va il merito della riuscita del progetto. E il concerto dell’Orchestra del San Carlo, possibile grazie all’impegno personale del sovrintendente Rosanna Purchia, dei dirigenti del Teatro, nonch degli artisti e delle maestranze, ne sigla l’importanza. Il Centro penitenziario vuole ringraziare tutte le istituzioni che, come il Teatro di San Carlo, s’impegnano in esperienze di fratellanza e solidariet , nella speranza che possano essere sempre sostenute e ripetute”.
L’impegno sociale resta una priorit  per il San Carlo. Lo sottolinea la sovrintendente “Lo scorso anno la nostra Orchestra ha suonato a Pozzuoli. Gioved saremo a Secondigliano, accettando l’invito del direttore Guerriero e degli artisti che hanno accompagnato con un corso di liuteria i detenuti in un cammino che li avvicina al palcoscenico e alla musica. Il concerto conferma la volont  del Massimo napoletano di essere sempre di più una istituzione della citt  e per la citt “.
Seguendo il consiglio di Shakesopeare La cultura arriva al cuore e scioglie le emozioni. Anche dietro le sbarre. Dopo il concerto del 24 aprile 2010, quando l’orchestra d’archi (direttore Stefania Rinaldi, arpa solista Antonella Valenti e primo violino di Cecilia Laca) si è esibita nella casa circondariale femminile di Pozzuoli, il San Calo ci riprova.

E gioved 15 settembre alle 11.00, arriva nella palestra del carcere di Secondigliano con l’Orchestra diretta da Maurizio Agostini. L’evento chiude il corso di liuteria, progettato con la supervisione del maestro liutaio Luca Mazzetti (allievo di Otello Bignami della Scuola bolognese) e realizzato dall’Associazione culturale “L’art du luthier” del beneventano Enrico Minicozzi, in collaborazione con Maria Antonietta Maccauro. Nell’iniziativa sono stati coinvolti tutti i detenuti del settore S3 “Ligure” (settore di massima sicurezza) che, dopodomani, riceveranno un attestato di partecipazione. Tra il pubblico, anche i loro familiari.

L’Orchestra d’archi propone un programma variegato, all’insegna di tango, tradizione partenopea, ragtime e musica classica. In scaletta, Libertango, Adios Nonino e Chitarra romana di Astor Piazzolla, Era de maggio del duo Costa-Di Giacomo, O marinariello di Bovio-De Curtis, Por una Cabeza di Carlos Gardel, Cumparsita di Gerardo Matos Rodriguez, la Primavera dalle Quattro Stagioni di Antonio Vivaldi -con violino solista Gabriele Pieranunzi-, The Entertainer di Scott Joplin e New York, New York di John Kander e Fred Ebb.

“Una proposta cos ricca di contenuti e di prospettive in un contesto come quello penitenziario”, afferma Liberato Guerriero, direttore del carcere, “è stata resa possibile dalla dedizione e dall’amore per la propria arte dimostrata da Mazzetti e dai suoi collaboratori (dell’Associazione ‘L’art du luthier ndr) ai quali va il merito della riuscita del progetto. E il concerto dell’Orchestra del San Carlo, possibile grazie all’impegno personale del sovrintendente Rosanna Purchia, dei dirigenti del Teatro, nonch degli artisti e delle maestranze ne sigla l’importanza. Il Centro penitenziario vuole cos ringraziare tutte le istituzioni che, come il Teatro di San Carlo, s’impegnano in esperienze di fratellanza e solidariet            6                 è« «    oè  á«sptBLlibrineBlinkBBd dBd d«BpGBB«7Be«BEB , nella speranza che possano essere sempre sostenute e ripetute”.
L’impegno sociale resta una priorit  per il San Carlo. Lo conferma la sovrintendente “Lo scorso anno la nostra Orchestra ha suonato a Pozzuoli. Gioved a Secondigliano , accettando l’invito del direttore Guerriero, e degli artisti che hanno accompagnato con un corso di liuteria i detenuti in un cammino che li avvicina al palcoscenico e alla musica. Il concerto conferma la volont  del Massimo napoletano di essere sempre di più una istituzione della citt  e per la citt “.
Sulla scia di un suggerimento shakespeariano "Se la musica è il nutrimento dell’amore, continuate a suonare."

In foto, il San Carlo in concerto al Carcere di Pozzuoli, 24 aprile 2010. Scatto di Francesco Squeglia

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