Impegnativo e suggestivo il programma d’esordio della stagione del San Carlo. La guida sapiente di Alexander Anissimov ha garantito la tenuta di coro e orchestra in quella imponente Cantata op. 35 di Rachmaninov, nella cui esecuzione il direttore ha dovuto fare i conti con la voce flebile del soprano Irina Krikunova e con quelle, oggettivamente poco interessanti, del tenore Vsevolod Grivnon e del basso Nikolaj Didenko. La tensione di Anissimov lasciava trasparire una certa preoccupazione, che lo costringeva a gesti fin troppo espliciti e a trascurare alcuni dettagli. Il risultato è stato convincente: la cantata è un pezzo di difficile esecuzione, sia per l’architettura sonora che lo caratterizza, sia per la complessit della trama orchestrale.
Non pochi problemi sono emersi nella trascrizione di Ravel dei Quadri di una esposizione di Musorgskji, soprattutto nel settore degli ottoni, in particolare dei corni. Sarebbe fin troppo facile dire che qualche elemento di questi settori andrebbe multato, se non addirittura cacciato a pedate. Superata la fase delle difficolt gestionali, strutturali e finanziarie, resta ora da affrontare il problema dell’orchestra, senza trascurare il coro, che sembra avere perso la sua identit . Trattato fino a poco tempo fa come un ensemble madrigalistico, sembrava stesse riprendendo la fisionomia di un coro lirico, ma la magia è svanita gi da un po’. La qualit di una fondazione lirica non può superare la qualit delle sue masse orchestrali e corali: non bisogna dimenticarlo, se si vuole completare il processo di rinnovamento del teatro, che certamente non può fermarsi agli aspetti esteriori.vero, il pubblico era soddisfatto, forse anche perch avvinto dall’abilit comunicativa del direttore.
Ha deciso di essere generoso e ha anche chiesto un bis, peraltro gradevolissimo. Il problema, tuttavia, permane in tutta la sua gravit : occorre dare omogeneit , compattezza e smalto a un’orchestra di grandi potenzialit , che ha anche la responsabilit di essere l’unica orchestra in una citt che, se non per altro, per i numeri è una delle più grandi d’Italia. Sarebbe bello avere a Napoli anche una delle più grandi orchestre d’Italia.
Nella foto, l’orchestra del San Carlo
CALENDARIO OTTOBRE
dal 16 al 17 ottobre 2010
Brahms/Mendelssohn/Bartholdy
direttore Sergio Alapont
violino Cecilia Laca
Orchestra Teatro San Carlo
dal 23 al 24 ottobre 2010
Beethoven/Čhaikovskij
direttore Pinchas Steinberg
pianoforte Robert Levin
Orchestra Teatro San Carlo