Il Festival "Amici di Liberi" 2016 Napoli – 1 e 2 ottobre 2016 nel complesso monumentale de convento di San Domenico Maggiore. Liberi di Pensare. La Cultura. Il Lavoro. La Poesia. La Narrativa. I Giovani. Il Futuro. La Responsabilit . La Pace. L’Arte. I Popoli. L’Etica. L’Empatia.
La “Liberi Editore”, organizzatrice dell’evento, nasce con l’idea che la cultura rappresenti un elemento essenziale per la crescita di una singola persona e di conseguenza dell’intera comunit . La professionalit che esprime il lavoro è direttamente proporzionale al legame che il lavoratore ha con la sua Formazione Culturale. S’inaugura sabato 1 ottobre alle 19 con l’assessore alla cultura del Comune di Napoli, Nino Daniele e i testimonial Toni D’Angelo, Lino D’Angiò e Ciccio Merolla.
La “Liberi Editore” pensa che la capacit di apprendere ha un profondo legame con la Poesia che c’è dentro e intorno a noi. La Poesia che c’è nelle nostre passioni è la stessa che c’è in quella Natura che sempre più spesso e insensibilmente distruggiamo e cos facendo lasciamo i Giovani senza Futuro. I Giovani e il Futuro dovrebbero essere, invece, al centro dei nostri pensieri, delle nostre scelte, delle nostre Responsabilit . Siamo tutti una grande famiglia, siamo tutti “Terrestri” e spesso ce ne dimentichiamo. Troppo spesso puntiamo il dito senza assumerci noi quelle Responsabilit essenziali al cambiamento del nostro mondo, del nostro tempo, di quelle sfumature di noi stessi che possono fare la differenza, che possono fare scoppiare la Pace. La Cultura della Pace, in tempi come questi di crisi, guerre, violenze, terrorismo, individualismo è l’unico sentiero possibile per salvare il senso di una strana convinzione di umanit che ancora non riusciamo a realizzare concretamente. Solo la Cultura della Pace ha un senso.
L’editore Mario Savonardo spiega «Noi riteniamo che la cultura debba formare la societ come gli antichi editori. La “Liberi Editore”, che presiedo, è una casa editrice che nasce per immaginare che l’editore torni ad essere editore e quindi la cultura torni ad essere formazione, torni a riempire le teste di contenuti, dare la possibilit ai giovani di guardare alla storia e al futuro attraverso elementi sostanziali. Quindi la formazione civile, le posizioni sui diritti civili, sulle libert . Oggi per esempio noi lanciamo una petizione dal titolo salviamo il cibo ».
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Nelle foto, il chiostro del complesso monumentale di San Domenico Maggiore e l’editore Mario Savonardo