Un volto blu a metà strada tra le opere del cubista Picasso e dello scultore britannico Eduardo Paolozzi. Al posto della bocca ha un cassetto aperto dove riposa la sua lunga lingua. Sotto, una chiave che farà accedere a Cut, il festival che racconta la poesia in musica e la musica in poesia. Così si presenta il manifesto (foto) che promuove la rassegna inserita nel Maggio napoletano dei monumenti: 4 giorni di poesia e musica, due arti che si vanno a mescolare in 8 appuntamenti che vedono protagonisti nazionali e internazionali interpretarle.
Dal 31 maggio al 3 giugno nelle splendide sale del complesso di San Domenico Maggiore letture, incontri, concerti, proiezioni, performance, spettacoli di livello internazionale in un continuo dialogo tra i due linguaggi che condurranno il pubblico a confrontarsi con la poesia in modo anticonvenzionale.
Trenta protagonisti, tra scrittori e musicisti, scrittori prestati alla musica e musicisti prestati alla scrittura. L’iniziativa nasce dalla Fondazione Alfonso Gatto, che opera
sul territorio campano spingendo e promuovendo la cultura e le contaminazioni tra queste due arti, patrimonio del nostro territorio. Ideatore e fondatore della Fondazione e della rassegna Cut è Filippo Trotta. La direzione artistica invece è affidata a Giorgio Sica.
Lunga maratona poetica, oggi pomeriggio con Francesco Di Bella, Carmen Gallo,Guido Maria Grillo, Gianni Montieri, Luca O’ Zulù Persico, Angelo Petrella, Eleonora Rimolo, Dario Sansone, Giorgio Sica, Alessio Sollo, Gianni Valentino. Con serata all’insegna della musica.
Chiude il 3 giugno, alle 18, la proiezione del film Gatta Cenerentola e concerto final con Messina Signorile feat. Simona Boo, Zulù + Polina.
Spiega Trotta: «Il festival si propone di esplorare e analizzare i punti di
contatto e le interazioni dinamiche tra musicisti e poeti e tra due generi che da sempre hanno dialogato e interagito, proponendo una lettura originale edinnovativa. L’elemento centrale è sicuramente la poesia e l’idea è quella di portare alla luce il processo creativo che da sempre anima la reciproca influenza tra musicisti e poeti».
Per saperne di più
http://www.alfonsogatto.org/