Torna il San Giorgio Teatro Festival. E riprende la sua programmazione con la prima assoluta del nuovo lavoro di Roberto Capasso, protagonista e regista di “Pacchiello, venditore di taralli caldi caldi e di guai neri neri” (foto) dal testo dello scrittore Pasquale Ferro. Gioved 10 settembre, ore 21.30, a Villa Bruno, nello spazio Franco Autiero. La prima dello spettacolo, prevista lo scorso 22 luglio, è stata rinviata per il maltempo.
“Pacchiello” è un monologo che parte dalla favola per arrivare a una cruda storia di usura e di ordinaria realt , ma non troppo, di una violenza fisica ma anche psicologica. Tutto rivive attraverso il ricordo di una vita distrutta e distruttiva, tra i suoni neomelodici evocativi di una Napoli contemporanea che porta sulle spalle una tradizione pesante da sostenere, come quella della festa dei Gigli, sfondo delle vicende raccontate.
Pacchiello è un untore l’usura è un sistema, un mezzo necessario per “contagiare” le vittime debitrici. Un desiderio assoluto di condivisione della lordura della propria esistenza. Un uomo dimenticato dalla coscienza, ossessionato dal potere, vive i frammenti del passato che lo sfiorano veloci come un treno, fino ad investirlo. Un Riccardo III “neomelodico” trasportato in una Napoli ubriaca e senza pudore.
La drammatizzazione è di Roberto Ingenito. La scena di Luca Evangelista, i costumi di Pina Sorrentino, luci e suoni di Gabriele Toralbo, assistenti alla regia, Maria Chiaravalle e Roberto Ingenito.

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