Non poteva mancare l’orgoglio napoletano scolpito nelle opere degli artigiani di San Gregorio Armeno. E lui, il protagonista di questa coraggiosa marcia contro la morte, l’oncologo Paolo Antonio Ascierto, figura adesso tra i personaggi forgiati dai maestri del presepe Salvatore e Raffaelle Gambardella.
Un omaggio ideato e organizzato dalle associazioni Corpo di Napoli e Napoli Sotterranea che gli è stato consegnato ieri all‘Istituto Pascale di Napoli.
Un doppio dono: due statuine, una rappresenta l’Italia nell’atto di rialzarsi, dopo aver sconfitto il virus trafitto dalla punta di un corno portafortuna, simbolo delle napoletanità, e l’altra raffigura il medico napoletano che ha in mano la cura contro il virus.
Spiega Salvatore Gambardella dell’omonima bottega: «Per me donare le statuette al dottor Ascierto e all’AORN è stato un piccolo atto di stima a un grande dottore e a una grande struttura ospedaliera di Napoli, questo gesto sottolinea la gratitudine che noi artigiani di San Gregorio Armeno abbiamo nei loro confronti».
Non ha voluto essere da meno l’artigiano Davide Cacciapuoti che ha offerto un corno scaramantico e uno stilizzato San Gennaro: il patrono, si sa, in materia di miracoli è assai competente… E, nei secoli, è stato sempre pronto, in prima linea, ad aiutare i suoi figli. Proteggendo Napoli dalle calamità. Tutti insieme, rispettando le misure dell’emergenza, ce la faremo.
Nella foto in alto, gli artigiani consegnano le due statuette al dottore Paolo Ascierto