La chiesa di San Potito come luogo di cultura e accoglienza sotto il segno delle parole. L’edificio seicentesco, chiuso dopo il terremoto del 1980, parzialmente restaurata, ha riaperto i battenti nel 2017 grazie all’associazione “Ad alta voce” (presieduta da Carlo Morelli) che ne cura le iniziative.
Tra le tante manifestazioni, la presentazione (organizzata dall’architetta Daniela Rinaldini) del romanzo “La vicina di Zeffirelli” scritto dall’attrice romana Gaia Zucchi e pubblicato dalla casa editrice partenopea De Nigris.
Un libro autobiografico tra segreti e aneddoti di una vita, al di sopra delle righe, vissuta con delicatezza. Dalla grande amicizia con Zeffirelli, mentore e fonte di ispirazione, alle infinite dosi di saggezza, mescolate a forza ed entusiasmo, al coraggio di una donna indomabile.
Acceso il dibattito moderato dal giornalista Rai Giovanni Occhiello e animato dal digital creator Alessandro Basso, dalle letture dell’attore Andrea Di Bella: si è discusso senza riserve della violenza, fisica e psicologica, che Gaia Zucchi subì, uscendone fortunatamente indenne.
L’incontro è stato arricchito da nterventi musicali delle soliste Denise Morelli, Roberta Lauzeral, Alessia Marfella della “That’s Napoli Live Show” e le melodie dei musicisti Mariano Lambiase e Andrea Sensale.
Zucchi ha concluso riferendosi alle presunte molestie di cui ha recentemente parlato l’attore Bruce Robinson che nel film “Romeo e Giulietta” aveva il ruolo di Benvolio Montecchi: «Ora è il turno di Bruce Robinson nell’accusare una persona defunta, e che quindi non potrà mai difendersi. Si parla di presunte molestie sessuali ricevute dal Maestro (il regista Zeffirelli ndr) cinquant’anni fa. Robinson nelle precedenti interviste non ne aveva mai fatto cenno; al contrario, si dichiarava appagato di aver preso parte a “Romeo e Giulietta”. La verità la sapranno solo loro due, ma nei vent’anni che ho frequentato Franco posso solo dire di aver visto centinaia di “bravi ragazzi” provarci ripetutamente, solo per avere una carriera spianata nel mondo del cinema, ed erano avances “pesanti”…Franco li ha sempre allontanati».
Chiesa di San Potito/Gaia Zucchi presents her novel, “Zeffirelli’s Neighbor,” and the debate rages on about violence and harassment
The church of San Potito is a place of culture and hospitality. It was built in the 17th century and closed after the earthquake in 1980. It reopened in 2017 thanks to the “Ad alta voce” association. One of its events was the presentation of Gaia Zucchi’s novel, Zeffirelli’s Neighbor, edited by De Nigris.
An autobiographical book about a life lived with delicacy. It includes secrets and anecdotes about her friendship with Zeffirelli, her mentor and source of inspiration. It also talks about her courage and strength.
The debate, moderated by RAI journalist Giovanni Occhiello and animated by digital creator Alessandro Basso, was lively. It discussed the violence Gaia Zucchi suffered, and how she came out unscathed.
The meeting was also enriched by music from soloists Denise Morelli, Roberta Lauzeral, Alessia Marfella of “That’s Napoli Live Show,” and musicians Mariano Lambiase and Andrea Sensale.
Zucchi concluded by referring to the alleged molestation recently spoken of by actor Bruce Robinson, who played the role of Benvolio Montecchi in the film “Romeo and Juliet.” She said, “Now it is Bruce Robinson’s turn in accusing a deceased person, and who therefore can never defend himself. There is talk of alleged sexual harassment received by the Maestro (director Zeffirelli ed.) fifty years ago.” In previous interviews, Robinson never mentioned it. He declared himself fulfilled to have taken part in “Romeo and Juliet.” The truth will be known only by the two of them. In the 20 years that I have been dating Franco, I can only say that I have seen hundreds of “good guys” repeatedly try to have a paved career in the film world. They made “heavy” advances, and Franco always turned them away”.