Napoli-Milano incontro arte-scienza. Il 18 gennaio 2010 alle ore 18 all’Universit  Bocconi, (via Sarfatti 25, Milano), si inaugura la mostra personale del pittore napoletano Mario Sangiovanni.

Dopo un’intervista al pittore-matematico Sangiovanni pubblicata nel n. 72 della rivista “Lettera Matematica”, curata dalla Bocconi, il critico milanese Elena Pontiggia ha programmato questa mostra. Interrogativo posto dall’intervista è la possibilit  di esistenza di dialogo tra arte e la scienza. Vincenzo Napolano, comunicatore scientifico presso l’INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare) a innescare questo dibattito con il pittore stesso e con Settimo Termini, direttore dell’Istituto di Cibernetica “Eduardo Caianiello” presso il CNR di Pozzuoli e co-direttore della rivista.

Sangiovanni nasce a Napoli nel 1939, è avviato dalla famiglia a studi di altro genere, infatti si laurea in matematica, ma costante e imperitura è la passione per la pittura. lo stesso pittore a ricordare come in lui coesistano le due nature, quella scientifica e quella artistica, derivate da due antenati, quasi numi tutelari della famiglia: Giosuè e Benedetto, il primo scienziato e il secondo artista, entrambi partecipi della Rivoluzione napoletana del 1799 sfuggiti avventurosamente alla cattura.

Scrive il pittore: “Per me la matematica resta, galileanamente, il linguaggio con cui Dio ha scritto le pagine della natura e quindi una delle chiavi fondamentali di conoscenza del mondo che ci sta attorno. Conoscenza che, in qualche modo, anche se sopita, è in ognuno di noi e da cui anche l’artista non può prescindere. Ciò che spesso avviene nella rappresentazione artistica, però, è una sorta di alterazione degli equilibri naturali, che sono legati ad esempio alle proporzione degli oggetti o alle regole prospettiche, ai valori cromatici oppure alle stesse forze e leggi fisiche presenti in natura…”.

In mostra circa venticinque opere ad olio, tutti paesaggi come richiesto dalla Bocconi, lavori che narrano la sua lunga carriera e confermano l’amore per la citt  natale, per quei paesaggi di Pozzuoli, le piazze, gli archi e i vicoli, vedute definite, create, descritte e al contempo rette solo da leggi cromatiche e tonali. Cos come le strutture della dismessa Italsider, la storica azienda siderurgica napoletana, simbolo dell’evoluzione scientifica del 900, la cui volumetrica corposit  e geometrica composizione divengono, nelle mani del pittore, cimelio cromatico che va a dipanarsi e a sciogliersi in una foschia di vapori di un tempo finito.

Nelle foto, alcune opere dell’autore

La mostra rimarr  aperta fino al 26 febbraio 2010 tutti i giorni, esclusi sabato e domenica, dalle ore 9 alle 12

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