Il rione Sanit  sogna la propria rinascita. L’intera sua storia è contrassegnata dalla morte e dalla resurrezione. Da antico luogo di sepolture cristiane extra moenia, divenne luogo di residenze amene per i nobili in fuga dal caos cittadino e poi, ancora, luogo di culto con la scoperta dell’affresco raffigurante una “Madre di Dio” e con la seguente edificazione della basilica di Santa Maria della Sanit . Nel 1656, anno della peste, il rione diviene nuovamente luogo di sepoltura, con l’edificazione, nelle cave di tufo alle pendici della collina del Vomero, del cimitero delle Fontanelle. L’ossario diviene a sua volta un luogo di culto, capace di testimoniare il rapporto dei napoletani con l’aldil , attraverso un mix di riti cristiani e pagani, che trasformano le “capuzzelle” ossia i teschi umani accatastati nelle cave in oggetti di culto e di ex voto. L’epidemia di colera che colpisce Napoli nel 1837 conferma il ruolo salvifico ed espiatorio del rione la statua di San Vincenzo Ferrer, parte dalla Sanit  e attraversa l’intera citt  compiendo “il miracolo” di arrestare l’epidemia.
I flagelli che oggi colpiscono il rione non si chiamano più peste e colera, ma indifferenza, degrado e disinformazione. La guida “Il Sole tra i vicoli,” pubblicata dalla cooperativa Rione Sanit  Napoli, offre ai cittadini e ai turisti l’opportunit  di conoscere e visitare monumenti e luoghi che fanno parte della storia della citt  di Napoli, ma che sono relegati ai margini dei percorsi turistici tradizionali. L’intento della cooperativa, presieduta da Salvatore Strano, è quello di squarciare il buio in cui è piombato il quartiere, mettere da parte decenni di cronaca nera e restituire ai cittadini le ricchezze che brillano tra i vicoli. “La guida “Il Sole tra i Vicoli” nasce dall’idea di mostrare il cuore vero della citt  di Napoli afferma Salvatore Strano accompagnando, nei posti più caratteristici e meno visitati, chiunque voglia veramente conoscere il nostro popolo e le nostre tradizioni. Offriamo un itinerario unico, guidato dallo stupore e dalla sorpresa che può nascere all’improvviso, mentre, camminando tra i vicoli e le case, si presentano agli occhi piccoli e monumentali segni di una storia lunga e significativa. L’indifferenza ha colpito il nostro quartiere perch la gente si ferma solo alle notizie della violenza camorristica mentre bisogna ripartire dalle tante bellezze nascoste. Perciò ci siamo inventati questa nuova forma di fare turismo che sta portando risultati positivi. Nel periodo natalizio visiteranno il quartiere oltre mille giovani di tutta Italia che conosceranno cosi anche una Napoli positiva, costruttiva e accogliente. Crediamo che si possano raggiungere importanti obiettivi, attraverso un rapporto di fiducia con gli operatori turistici e con una compagnia affidabile di giovani professionisti del settore”.
L’intreccio di vicoli che costituisce il Rione Sanit  è costellato di monumenti e opere d’arte di rilievo. Da Via Crocelle a via Vergini, dai Cristallini a via Sanit , chiunque ami l’arte e la storia potr  vedere finalmente svelate ricchezze altrimenti in ombra. Altrimenti perdute tra i vicoli. “La Basilica di Santa Maria della Sanit , il palazzo dello Spagnolo, l’antico convento dei padri vincenziani, sono tutti monumenti di storia e cultura. La Basilica è il cuore pulsante del quartiere, sia per motivi culturali che di culto, ed è stato un elemento capace di grande attrattiva per l’intera popolazione che si raccoglieva intorno all’affresco mariano, scoperto per caso nel 1577, dotato di capacit  taumaturgiche”.
Il Sole tra i vicoli è solo una delle iniziative portate avanti dalla cooperativa Rione Sanit  Napoli, che da anni costituisce un baluardo di legalit  e di solidariet  all’interno di un contesto sociale debole e violento. “La nostra attivit  prosegue Strano è iniziata circa dieci anni fa, con l’istituzione del Centro Solidariet  che è nato come luogo educativo per i giovani provenienti da realt  marginali e disagiate, ma che in breve tempo si è trasformato in un polo attrattivo per le famiglie del quartiere. La nostra sede è un luogo di amicizia, frequentato da persone che hanno a cuore l’umano e che, partendo dall’aiuto alla crescita dei ragazzi, giungono alla condivisione dei bisogni che nascono nella vita di tutti i giorni. Anzich decidere di andare via e di abbandonare il rione a se stesso, abbiamo deciso di investire su ciò che gi  avevamo. Le ricchezze artistiche e monumentali hanno costituito il punto di partenza del percorso di valorizzazione della nostra terra”.

In alto (foto di Maria Volpe Prignano), indicazioni stradali che portano al rione Sanit  e le zone limitrofe. In basso, il rione

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