Musica e arte. Si intrecciano nella mostra fotografica “Santacaterina”di Sergio Riccio, accompagnate dalla degustazione dei vini di Citra Vini, in occasione dell’evento Wine&Thecity.
Questa volta a fare da contorno alle fotografie in bianco e nero dell’artista non sono gli antichi volumi conservati nelle sale dell’Archivio storico dell’Istituto Banco di Napoli- Fondazione ma le decorazioni e gli affreschi della chiesa di San Rocco a Chiaja, un’antica meraviglia cinquecentesca che riapre i battenti grazie all’iniziativa del Centro di Musica Antica Piet dei Turchini, deciso a farne il nuovo spazio propulsore delle sue iniziative culturali.
Circa venti foto si alternano tra le sale della chiesa, in un suggestivo gioco di luci e prospettive. “Mi sono divertito a giocare con le immagini spiega Riccio creando illusioni ottiche che guidano l’osservatore dentro lo scatto, permettendogli di sbirciare nei vicoli, di spiare i dettagli architettonici del convento e della chiesa di Santa Caterina da Siena, anche per me è stato come se vedessi alcune foto per la prima volta.”
Nelle sale antistanti la chiesa le foto sono incastonate in un percorso che spinge l’osservatore a cercarle, aprendo ante e affacciandosi da una stanza all’altra, cercando la giusta distanza per cogliere al meglio l’illusione ottica racchiusa negli scatti.
I dettagli, risaltati dalla scelta del bianco e nero, sono i veri protagonisti, catturano lo sguardo e trascinano l’osservatore in una dimensione in cui il tempo sembra essersi fermato. Complici, la chiesa di San Rocco, un vero e proprio scrigno nel cuore di Napoli, e le note dell’ Ensemble Dolce&Tempesta di Stefano De Micheli, racchiuse in un video di Salvatore Cafiero, che accompagnano questo viaggio all’interno dell’arte barocca.
La mostra, a cura di Mario Cafiero, catalogo Paparo Edizioni, può essere visitata fino al 21 giugno su appuntamento 3292334894 – 081402395 – info@turchini.it.
Si accede alla mostra attraverso la PORTA PICCOLA SAN ROCCO in piazza San Pasquale a Chiaia 23. Allo stesso indirizzo, a partire dalla fine di maggio, funzioner la sede napoletana del FAI.