” I mille volti delle donne interpretate e “sentite” da Sara Tonello, in un evento espositivo ospitato negli spazi di “D’Ayala 6”, deposito creativo in via Mariano D’Ayala, Napoli. La vita al femminile con tutto ciò che essa comporta è filo conduttore di un percorso artistico maturo che nasce da una passione sincera, coltivata sin dalla tenera et . L’essere donna oggi è una condizione che può assumere le più interessanti, controverse e talvolta aberranti sfaccettature.
Sara Tonello si fa orgogliosa interprete della donna che vive la sua sensualit senza timore, fiera guerriera, amante sensuale ma anche moglie devota e instancabile, in una selezione di opere dedicate a tipologie di donna che Sofia Loren vivifica nelle sue più celebri pellicole cinematografiche.
Tale omaggio a Sofia è in esposizione permanente nello studio dell’artista, un tempo casa di Pozzuoli dove la Loren è cresciuta. La donna di Sara è anche la giovane fanciulla che confida nell’amore, il bocciolo di rosa che deve ancora fiorire, in “Massaggio su tela” opera realizzata imprimendo il colore sulla tela con i polpastrelli.
Nel dipinto “Eva” la figura ancestrale della donna è identificata nel pensiero tondo, morbido e rassicurante, in dicotomica contrapposizione al pensiero lineare maschile. E’ nell’approccio con il sociale che Sara d il meglio di se, nella delicata sensibilit che dimostra nel trattare tematiche scottanti, di sovente soffocate dalla noncuranza di chi non vuol vedere al di la della sua placida esistenza. Sono le donne di Afsanè imprigionate, zittite, costrette, adombrate, infibulate, misconosciute.
Occhi che parlano e raccontano storie di amara disperazione. L’impasto pittorico è in alcuni casi sostituito da una stampa digitale dove la personalizzazione del lavoro è sempre mantenuta grazie ad un intervento manuale con stoffe aggiunte o materiale a rilievo. I nomi di chi soffre e lotta contro l’odio e l’indifferenza sono ripetuti, disegnati, dipinti e digitalizzati su tela fino a definire essi stessi le luci e le ombre di quei volti ignoti. “La Tonello è un’artista capace di indagare con acume introspettivo nelle vaste trame delle esperienze di vita, facendo rivivere realt sociali nei suoi soggetti con intensi sentimenti”.
Sara nasce a Napoli nel 1967 da genitori veneziani. Espone con Warhol, Rauschenberg, Rosenquist, Beuys, Schifano, Nespolo, Jones, Vespignani, , Pistoletto, Cevoli, La Motta, Testa, Rapicano, Waschimps, Mansueto, Bella. Partecipa alla 54 Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, Padiglione Italia, Sala Nervi-Torino. Premiata in svariati concorsi pittorici, la Tonello inoltre è protagonista in una serie di mostre personali e collettive nel territorio nazionale, tra cui menzioniamo “La pittura al femminile” presso la Galleria Mediterranea di Napoli e “Diva”, omaggio a Sofia Loren, Palazzo Toledo, Pozzuoli.
D’Ayala 6″ Arte-Design & Drink
Via Mariano D’Ayala 6, Napoli
Ingresso libero
Info e contatti info@dayala6.com
L’EVENTO/ WILDE E LA BALLATA DAL CARCERE
Dopo il successo riscosso nei mesi di aprile e maggio, a grande richiesta ritorna al Penguin Cafè l’appuntamento con la rassegna di cultura lgbt PrideTime.
Marted 12 giugno, una serata dedicata a Oscar Wilde il direttore artistico Claudio Finelli incontra il poeta e traduttore Andrea Giampietro in occasione della pubblicazione da La ballata del carcere di Reading” di cui ha curato la nuova traduzione per Croce editore.
Insieme all’autore saranno presenti lo studioso Roberto D’Avascio e l’illustratore Giorgio Celin di cui saranno esposte alcune opere. L’attore Roberto Azzurro legger alcuni brani.
Scritto immediatamente dopo la sua scarcerazione (e pubblicato per la prima volta nel 1898), il poema è un’intensa analisi che lo scrittore, drammaturgo irlandese fa della propria condizione esistenziale prendendo spunto dall’esperienza in cella, denuncia debolezze, miserie e contraddizioni della natura umana, distaccandosi dalla concezione edonistica della vita e riconoscendo nella sofferenza una tappa fondamentale del suo percorso di rinascita spirituale.
In foto due opere di Sara Tonello