Creatività, capacità manuali, conoscenza e desiderio di condivisione. L’alternanza scuola lavoro è uno strumento intelligente per affinare le competenze acquisite durante il corso di studi. Ai lavori realizzati dagli studenti degli istituti scolastici a indirizzo moda lungo l’arco temporale di una decade, Canzanella di Napoli, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, dedica un esposizione al PAN – Palazzo delle Arti di Napoli.

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Nella pagina, Canzanella padre e figlio mostrano con orgolio i loro costumi, immortalati anche nelle altre due immagini

“Sartoria di classe” è il nome dell’evento che ha previsto un percorso espositivo di abiti d’alta moda e costumi storici. È dal 2007 che la storica sartoria napoletana, specializzata in costumi di scena, si dedica anche alla realizzazione di stage per le giovani leve, attraverso progetti di Alternanza Scuola-Lavoro e progetti PON all’interno della loro sede a Piazza Mercato.
In mostra, 57 abiti disposti seguendo una cronologia storica, eseguiti dagli istituti scolastici Attilio Romanò di Napoli, Boccioni/Palizzi di Napoli, Caravaggio di San Gennaro Vesuviano, Enzo Ferrari di Castellammare di Stabia, Francesco Grandi di Sorrento, G.B. Novelli di Marcianise, Isabella d’Este/Caracciolo di Napoli, Orso Mario Corbino di Partinico (PA), Pagano/Bernini di Napoli, Righi/Nervi di Santa Maria Capua Vetere, San Leucio di Caserta,  Sannino/Petriccione di Napoli, Saviano/Marigliano di Saviano.
Responsabile dei corsi è Davide Canzanella; è sua la cura dell’aspetto progettuale nella realizzazione dei costumi e l’organizzazione generale degli stage che prevedono circa 100 ore spalmate nell’arco dell’anno scolastico e suddivise in progettazione e confezionamento dell’abito di scena.

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«Ho ereditato questo mestiere da mio padre. È stato un bel lascito culturale ma non ne ho mai sentito veramente il peso, nonostante la difficoltà nella gestione di due differenti aspetti di questo mestiere, quello prettamente creativo/tecnico e quello imprenditoriale. La sartoria, da un decennio anche laboratorio per stage formativo e di recente Museo del Costume, è il mio pane quotidiano, la mia passione, la mia vita».
È infatti Vincenzo Canzanella a iniziare l’attività da giovanissimo, nel 1954, quando lascia gli studi all’istituto d’arte per lavorare con la prima sartoria teatrale napoletana “Maria Consiglio Fashion”, dalla quale ha appreso tutti i segreti del mestiere. Il primo lavoro con Maria Consiglio è un abito per Ingrid Bergman sotto la regia di Rossellini; seguono i costumi per l’Aida all’Arena Flegrea, gli abiti di scena per tutti gli spettacoli preferiti di De Filippo, gli abiti realizzati su disegni di Renato Guttuso.
Nel 1975 avviene la svolta. La proprietaria dell’atelier decide di trasferirsi a Siena e Canzanella rileva l’attività cambiando il nome in CTN 75 (costumi teatrali Napoli 1975). Da allora tantissime richieste e commissioni importanti. La tradizione di famiglia continua in maniera congiunta, con padre e figlio che lavorano sinergicamente. Nel 2015 Canzanella ha realizzato per la Cenerentola al teatro dell’Opera di Losanna 150 costumi di scena, tutti confezionati a Napoli; nel 2015 e 2016 realizzano i costumi per il calendario del Calcio Napoli; ancora di recente, i costumi per “Sogno di una notte di mezza estate” con Lello Arena e Isa Danieli, gli abiti per i Fratelli Gallo in scena con “Petito’s play”; una collaborazione continua con il Teatro San Carlo e tanti altri lavori.

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