Musica e giovani un binomio quasi ovvio e scontato, ma non sempre è cos. Se ci vogliamo allontanare da una fruizione passiva, legata alle mode del momento, oltre che al flusso incontrollato e incontrollabile dei media, resta ben poco. Se, inoltre, al binomio musica e giovani associamo anche la scuola, agenzia formativa per eccellenza, la faccenda si complica.
PERCORSI
In Italia, un bambino che vuole intraprendere studi musicali deve far affidamento solo sulla famiglia che, con enormi sacrifici economici, si affida alle storiche lezioni private, per iniziare il piccolo allo studio della musica. Le istituzioni scolastiche oggi, propongono dei percorsi musicali a partire dalle scuole medie o secondarie di I grado, in gergo tecnico, se si ha la fortuna di poter trovare nel proprio quartiere una scuola media ad indirizzo musicale. Ma sappiamo bene che lo studio di una disciplina non può cominciare a undici anni. Per fortuna in questo panorama non proprio entusiasmante le iniziative non mancano. Il teatro San Carlo da anni porta avanti numerose iniziative per avvicinare le scuole alla musica. Quest’anno il Premio San Carlo, giunto alla seconda edizione è stato dedicato al Risorgimento e ai 150 anni dell’Unit d’Italia. La giuria ha premiato alcune scuole campane che si sono distinte nell’esecuzione di brani di Verdi, Beethoven, Rossini, Bizet e ancora Gershwin e Shostakovich, regalando interpretazioni di ottimo livello secondo il parere della giuria. Sei i riconoscimenti assegnati la scuola “San Domenico Savio di Gravina”, vince per la categoria Cori delle Scuole Primarie, la scuola “Nicola Pende” di Bari per i Cori Medie, il “Liceo Mazzini” di Napoli per i Cori Superiori, “Pergolesi” di Pozzuoli per i Gruppi Strumentali, “Bonghi” di Napoli per le Orchestre. Premio speciale della giuria alla scuola media “Monterisi” di Salerno, categorie orchestre. Oltre ai concorsi, alla selezione del coro di voci bianche, per coloro che sono particolarmente dotati, il Teatro offre ai piccoli spettatori cartelloni appositamente organizzati.
INFLUENZA POSITIVA
L’attenzione alla pratica musicale nelle scuole italiane è stata affrontata dal Ministero dell’Istruzione, con l’istituzione di un comitato, composto da illustri nomi del panorama musicale italiano, presieduto da Luigi Berlinguer. La spinta propositiva è stata data proprio dal principio dettato dallo slogan “fare musica tutti”. L’influenza positiva della musica e dello studio di questa sulle altre discipline è un dato incontrovertibile e provato da dati e da ricerche recenti, ma non ci si può affidare al caso.
FORMAZIONE
La riforma della scuola secondaria di II grado ha visto nascere, per la prima volta in Italia, durante l’anno scolastico che volge al termine, i Licei musicali e coreutici. Per il momento in Campania ce n’è ne sono tre, trentasette in tutta Italia, altri se ne aggiungeranno, nei prossimi anni. Ormai la strada è aperta. Ma l’avviamento, gi dalla scuola primaria e, perch no, dalla scuola dell’infanzia, allo studio musicale è un obiettivo che il comitato vuole perseguire, oltre alle innumerevoli iniziative che il gruppo di lavoro porta avanti da tempo. Il grido lanciato da Berlinguer è rappresentato dall’idea che, nonostante la difficile fase economica del nostro tempo che vede la scuola afflitta da enormi sacrifici e tagli, bisogna comunque “musicalizzare le scuole”. E come? La normativa degli ultimi mesi prevede la possibilit , anche per le scuole primarie, le elementari di un tempo, di poter attivare percorsi musicali per i piccoli alunni, utilizzando, dove possibile, le risorse interne o attingendo a docenti di strumento musicale delle scuole medie, oppure a esperti che saranno appositamente reclutati. Insomma, la volont del legislatore c’è, come pure c’è quella delle scuole che hanno risposto numerose al Decreto del MIUR. La musica, dunque, deve entrare a pieno titolo nei curriculum scolastico, non più oggetto di attivit extra e, ancora peggio, pomeridiane. Per fare questo la formazione dei docenti è un passaggio indispensabile. Sembrano tutti d’accordo, ormai, bisogna “formare il più possibile per insegnare a insegnare musica per tutti”.
In foto, bambini imparano la musica a scuola