Acqua, principio del mondo. Quando manca, la vita si spegne. Di questo bene prezioso si è parlato ieri nella chiesa di San Francesco Delle Monache a via Santa Chiara a Napoli. Protagonisti dell’incontro il poeta Ariele D’Ambrosio, il missionario comboniano Alex Zanotelli, il docente di epidemiologia alla Parthenope Giorgio Liguori, il direttore generale della Salerno Sistemi (servizi Idrici), Moahemed Tewfik, l’ingegnere Luca Ciardiello e lo psicologo Francesco Aquilar.
“L’acqua è un diritto fondamentale e non può essere merce – ha affermato Zanotelli ma il problema è che in Parlamento non c’è una legge che governi la sua tutela, noi applichiamo quella dell’Unione Europea”. Sul passaggio dall’Arin all’Abc il sacerdote ha aggiunto “E’ importante questa fase ricordiamoci che l’acqua è più importante del petrolio”.
La parola all’arte con D’Ambrosio che ha tradotto gli stessi concetti, accompagnati dalla musica, in ‘Acqua, Sete, Sangue trittico per una civilt  dell’acqua’. “Il poeta- ha sottolineato- è libero di poter parlare, a differenza dei politici che fanno dei compromessi”.
“Un patrimonio come questo non può appartenere al demanio dello Stato secondo Tewfik è una risorsa di tutti e abbiamo l’obbligo di preservarla. A volte si è parlato di colonizzatori che vogliono privatizzarla, ma è illegittimo. La gestione dell’acqua può essere affidata a societ  miste ma dobbiamo ricordarci che è un servizio verso l’umanit “.
Una segnalazione scientifica e provocatoria da Liguori “L’importanza del lavaggio delle mani è fondamentale; poi l’acqua dei rubinetti è supercontrollata, quindi perch spendere soldi per quelle imbottigliate che una volta trasportate sui tir, contribuiscono a produrre inquinamento e incidentalit  sulle strade?”.

In foto, Ariele D’Ambrosio

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