Il bosco, il lago, la musica. Umana e fiabesca, una figura galleggia su un candido materassino. Sprofonda nell’acqua e riemerge. Dall’esterno del mondo all’interno di una cucina, riflessa sul vetro, accucciata nel frigo, seduta in ascensore. Bianco e nero s’incontrano, un’automobile verde smeraldo scorre nel grigio della citt , accompagnata dall’uomo/elfo sdraiato sul tetto. La pioggia segue una donna sotto un micrombrello, dove c’è posto solo per una persona. Il piano, il canto, l’io e l’altro da s,”stranger”, “sconosciuto”. Dolcezza d’immagini firmata a quattro mani: Karin Andersen e Christian Rainer. Lei, tedesca. Lui, austriaco. Con un’anima un po’ italiana. Armonia d’artisti in una contaminazione d’intenti, di costruzioni, di strumenti moderni, antichi e eterni.
Mutamenti storici
La poesia si rinnova, mostrando la propria immortalit e si mostra negli spazi di Sud Lab, centro d’innovazione nato nella vitalit culturale oltre la metropoli, a Portici (su una scommessa di Antonio Perna) dal recupero di un mobilificio degli anni sessanta: Con “Mediamorfosi”, inizio di un progetto ideato da Gabriele Perretta e Raffaella Barbato dove il medium si riempie di contenuti sempre diversi e dialoga con il progresso, stabilendo contatti tra ieri, oggi e domani. Cos la denuncia si arma d’ironia nell’installazione della napoletana Rosaria Iazzetta e propone”Mutamenti storici: processi che cambiano sistemi che restano”, partendo da un capolavoro barocco, “Madonna del baldacchino” di Luca Giordano modificato con singolari innesti. Il volto della Madonna è sostituito da ritratti dei boss della criminalit organizzata come Provenzano e Sandokan, mentre il profilo del santo che invoca la protezione della Vergine si dissolve nelle sembianze di leader politici (da Andreotti a Bassolino). La gerarchia del potere non si isola dagli elettori, ma li ingloba riducendoli a gallina decapitata , scolpita in acciaio, tenuta al laccio mentre razzola tra pepite d’oro, oppio di promesse “inevase”.
Incontro di differenze
Giochi di differenze in un laboratorio d’idee, palcoscenico del sud globale dove generazioni si confrontano in una rete di ricerca. Con due curatori che incrociano esperienze diverse : Gabriele Perretta, studioso dei linguaggi artistici sin dagli anni ottanta (docente all’Accademia di Brera, alla sapienza di Roma, all’Universit Paris IV) e Raffaella Barbato, giovane esperta in beni culturali, attenta allo sviluppo di nuovi percorsi tecnologici e all’organizzazione di mostre concentrate su protagonisti del contemporaneo (da Vettor Pisani a Hermann Nitsch).
La creativit di Napoli e dintorni si evolve in sinergia con il resto del mondo. Se da Partenope arriva Imma (Indaco) da indossare con inchiostro che lascia su carta segni di figura umana, dal Belgio Fabrice De Nola (d’origine siciliana) presenta costruzioni d’immagini con messaggio da carpire fotografando un particolare che, ingrandito dall’obiettivo di un telefonino, si rivela un link sul pianeta terra. Un modo per coinvolgere chi guarda, in un rapporto di sollecitazione, partecipazione, integrazione.
Paesaggi umani
Divenire, è questa l’opera. Lo testimoniano i “nanetti” della parmense Antonella Mazzoni che invita i visitatori a salire sul tappetino interattivo e, attraverso un monitor, a entrare nel paesaggio del nanismo, ingrandito per lei dalla ricercatrice Lucia Nasi con un microscopio atomico., e a camminare tra i dettagli dei piccoli personaggi dipinti, ispirati ai cartoon di Disney. E persino la drammatica intensit della pittura (d’impronta gotica) può imboccare il sentiero digitale con il ventiquattrenne (milanese) Matteo Cremonesi nella proposta “Heiliger Michael, bitte für uns” (San Michele, prega per noi). Mentre parole, suoni, visioni intessono il tragitto espressivo di “Transgene”, installato dalla romana Giuliana Laportella per tratteggiare il superamento delle classificazioni di genere (maschio/donna). In un cammino di crescita che muove i primi passi nella terra del fuoco vesuviana. E trasmette messaggi nuovi, assetati di qualit .
GLI ARTISTI DI MEDIAMORFOSI 2.0
KARIN ANDERSEN//Germania
Stranger (whith Christian Rainer), video 5.05, 2006 – Reservoir, video ‘3.35, 2008
DORISBLOOM //South Africa
The U in You, video ‘3.05, 2001
MATTEO CREMONESI//Italia
Heiliger Michael bitte für uns(dal ciclo), stampa lambda montata su alluminio, 2006
FABRICE DE NOLA//Italia-Belgio
Radome, digital c-print, 2002 – Still (Mirror Edit), digital c-print, 2006-2010
Eyjafjallajkull, digital c-print, 2010
ROSARIA IAZZETTA //Italia
Mutamenti storici: processi che cambiano sistemi che restano, installazione, 2010
IMMA INDACO //Italia
Untitle, inchiostro su carta, 2009 – Imma da Indossare, inchiostro su carta, 2009
JEFFREY ISAAC //USA
video compilation ‘30.00, 2002-20 6 « o è è á « s pt L libri n e d d d d pG 7 e : E è H l è NO » OJ e
t n R pe K K K Y T D e S pH K L e
E T pM S swe7 E
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» E » RLIKE RESET eNULL 06
GIULIANA LAPORTELLA //Italia
TRANSgene, video installazione, work in progress 2010
HEINRICH NICOLAUS //Germania
SAWAN YAWNGHWE //Birmania
EX Dormice, video compilation – MOMAP – ‘24.00
ANTONELLA MAZZONI //Italia
Le illusioni dell’innocenza: nano choices, video installazione con tappeto interattivo, 2007
In collaborazione con Lucia Nasi, ricercatrice IMEM-CNR.
La ricercatrice Lucia Nasi ha realizzato con il microscopio atomico le nano immagini del dipinto della Mazzoni.
CHRISTIAN RAINER //Austria
Stranger (whith Karin Andersen) video ‘05.05, 2006 – April Wood, video ‘03.40, 2008
MEDIAMORFOSI 2.0
Sudlab, II viale Melina, 4 Portici (Na)
ingresso:flibero
opening: dal 1 luglio al 31 luglio 2010 Dal luned al sabato su prenotazione
patrocinio morale: Accademia delle Belle Arti di Napoli
sponsor tecnici: Qmediastudio.com, Ideacasa.com
Per saperne di più:
www.jeffreyisaac.com
www.denola.com
www.rosariaiazzetta.com
Nelle immagini (di Maria Volpe Prignano), una foto di gruppo degli artefici di Mediamorfosi e lo spazio espositivo