C’è chi non è riuscito a intravedere il proprio futuro a Napoli ed è andato via, forse non ha avuto il modo o il tempo di scoprire quanta “bellezza” la città ha da offrire e come la stessa rappresenti una grande risorsa. C’è chi, superando gli stereotipi, si è avvicinato alla sua storia millenaria e multietnica e ha sviluppato rispetto ed orgoglio, fino al punto che ha scelto di rimanere e di essere attivo investendo le proprie risorse sul territorio.
C’è chi ha iniziato un vero e proprio percorso di ribellione culturale partendo da uno slogan Sii turista della tua città, si tratta di un gruppo di giovani napoletani che in poco tempo ha trasformato lo slogan in un’associazione.
Sono ormai cinque anni che gli attivisti dell’associazione portano avanti un sogno, quello della rivoluzione culturale napoletana attraverso visite guidate, eventi, accoglienza ai turisti e la pulizia di piazze e monumenti. Le iniziative sono tante e vengono ben accolte dai napoletani, sicché si sente il bisogno di una sede per il coordinamento.
L’associazione riesce ad avere una sede provvisoria da marzo 2016 a settembre, poi più niente, rimangono senza sede, nonostante le svariate richieste alle istituzioni. Il progetto dell’associazione, intanto, diventa un riferimento anche a Palermo che ne sposa i valori e le modalità operative.
Allargando lo sguardo, sul nostro territorio, si possono rintracciare altre realtà che i nostri trentenni hanno messo in campo per l’affermazione dell’identità partenopea. NeapolitanTrips, ad esempio, promuove un “trip”, un viaggio, tutto napoletano. Luca Sola è l’ideatore di un villaggio nel cuore della città, in piazza Matteotti. Circa un anno fa Luca ha inaugurato un B&B, e a breve inaugurerà, nello stesso stabile, un ostello ed un albergo.
Tre tipi di sistemazione che prevedono luoghi di convivialità, sale giochi, sale per la musica, un terrazzo a livello dell’ostello e il terrazzo dell’intero stabile che verranno strutturati per la realizzazione di eventi e feste private.
Nelle tre strutture tutto parlerà della nostra cultura, i nomi delle stanze che riecheggiano zone della città, il cibo e il caffè, l’artigianato, l’arte e più avanti un corso di parlata napolitana metterà in evidenza la nostra storia. Inoltre i nostri trentenni, partendo dal senso di appartenenza, rompono un vecchio schema della nostra cultura, basato sull’individualismo, e ne sviluppano uno nuovo, basato sulla sinergia.
E’ proprio il caso di Luca Sola che accoglie l’appello di Luca De Martino, fondatore di Sii turista della tua città, a cui offre una sede in comodato d’uso, presso la struttura di piazza Matteotti, per un obiettivo comune: rompere gli schemi dell’omologazione scaturiti dalla globalizzazione per premiare l’identità napoletana.
I turisti avvertono questa forza e ne sentono la valenza rivoluzionaria, a Napoli tutto è diverso rispetto al resto del mondo. «Napoli può aspirare a capitale mondiale del turismo, se deciderà di investire in cultura»: così Dario Franceschini, ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, si è espresso qualche giorno fa in favore della nostra città in un’intervista di Roberto Napoletano, direttore de Il Sole 24 Ore. E, i nostri giovani, lungimiranti, sono già attivi.
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