“Tracce segniche” dell’arte napoletana. Le Sale del Castel dell’Ovo, da Marted 20 Gennaio alle ore 18 fino al 20 febbraio, ospiteranno la collettiva di quattro artisti protagonisti della scena artistica napoletana.
Antonio Auriemma, Gianni De Tora, Carmine Di Ruggiero e Giovanni Ferrenti, artisti che hanno svolto, lungo tutto l’arco della seconda met del Novecento, una ricerca che si impernia intorno alle dinamiche informali per poi ampliare l’orizzonte della propria proposta anche verso altri territori, sostanzialmente aniconici, come quello geometrico o come quello onirico-astratto.
All’inaugurazione sar presentato anche il catalogo in cui, il curatore, Rosario Pinto, nel saggio storico-critico, affronta i temi scottanti e controversi del rapporto tra astrazione e astrattezza, tra impulsi gestuali e controllo progettuale, tra vigore contenutistico e fughe liriche.
Pinto fornisce inoltre la perimetrazione critico-storiografica del contesto ambientale e culturale entro cui hanno operato Auriemma, De Tora, Di Ruggiero e Ferrenti, sapendo guardare, oltre l’orizzonte domestico, alla scena internazionale. Necessari appaiono gli apparati documentari curati da Franco Lista e le numerose immagini che forniscono, per tabulas, l’indicazione di un percorso storico di non trascurabile rilievo.
Il titolo stesso, “Tracce segniche”, esprime proprio la marcata consistenza e la forza d’impatto della creativit di questi artisti che, con straordinaria coerenza, hanno saputo coniugare l’esigenza dell’espressivit generosa e spontanea col rigore della coscienza creativa attraversando, senza contaminarsene, anche i momenti più delicati che, soprattutto negli ultimi due decenni, si sono caratterizzati per l’abbassamento della cosiddetta soglia contenutistica.
Quella che s’annuncia, nelle sale di Castel dell’Ovo, è una mostra intorno alla quale si potr sviluppare un dibattito storiografico serio e costruttivo capace di volgersi ad osservare il nostro passato più vicino apprezzando e confrontando artisti che hanno svolto, parallelamente ma in maniera diversa e personale, il discorso sull’astrattismo-informale campano. L’impronta astratta bagnata di poeticit onirica e fantastica di Auriemma, il gioco di luci e colori tra i diversi piani formali e spaziali di De Tora, la pittura materica e tattile di Di Ruggiero che intreccia geometrismo e astrattismo, e infine le sculture metalliche di Ferrenti che dialogano con lo spazio in un rapporto meccanicistico e naturale tra pieni e vuoti, si coniugano armonicamente per questo evento.
Castel dell’Ovo in via Caracciolo, Borgo Marinari
(Tel. 0812400055)
info casteldellovo@comune.napoli.it
Ingresso gratuito
feriali ore 9/18
domenica e festivi ore 10/14
Nelle foto, due opere di Gianni De Tora