Uno spazio virtuale ospita la prima personale italiana della pittrice Saghar Daeiri. La Shazar Gallery, galleria d’arte napoletana guidata da Giuseppe Compare, presenta sulla piattaforma Artland l’anteprima della mostra “Swallow – Kiss – Burn” dell’artista iraniana che sarà online fino al 31 maggio 2020.
Classe 1985, l’artista visiva e ricercatrice Saghar Daeiri nasce a Teheran, in Iran. Attualmente è bloccata nella sua città natale per le restrizioni legate al covid-19 ma da tempo ormai, precisamente dal 2012, vive e lavora a Istanbul.
Si è laureata in pittura a Teheran e risale al 2006 la sua prima personale, presentata alla Azad Art Gallery, che ha registrato un enorme successo, tutte le opere esposte sono state vendute. Arrivata in Turchia ha frequentato il Master of Arts all’Università di Marmara di Istanbul, laureandosi nel 2017. Lo scorso anno, alla Merkur Art Gallery di Istanbul, c’è stata la sua prima personale dal titolo “Swallow-Kiss-Burn”.
«I miei dipinti – racconta Saghar Daeiri – sono la rappresentazione della mia società, del posto in cui vivo e del modo critico in cui lo percepisco; sono cresciuta in Iran, un Paese che nel corso della sua storia ha attraversato periodi molto drammatici che hanno influito sullo sviluppo socio-culturale delle persone. Soprattutto, come donna, critico, in modo grottesco e ironico, la mia società a causa delle sue rigide regole che impongono di dimenticare ciò che sta accadendo intorno. Lo scopo principale delle mie opere d’arte è quello di affrontare e far confrontare le persone con una malattia contagiosa fatta di abitudine e di silenzio! Il moderno stile di vita endemico mediorientale … taci, vivi, consuma e rimani vivo, ciò si nota nelle donne, nei bambini, nelle scuole e addirittura negli animali! Quindi le mie opere d’arte rappresentano ironicamente le persone in cerca di salvezza. La ricerca della prodiga felicità che appare in alcuni come umorismo nero e commedia».
La serie “Swallow – Kiss – Burn” si incentra sulla mitologia mediorientale e sulle immagini archetipiche. Saghar Daeiri utilizza come ambientazione per le sue opere un giardino persiano che diventa metafora del paradiso terrestre, troviamo figure non umane decisamente distanti dai convenzionali canoni di bellezza, hanno abiti inusuali, corpi cadenti, sono vecchi e sovrappeso. Tutti questi elementi sembrano essere in contrasto con i colori brillanti e l’agilità grafica dell’artista.
La mostra proprio in questi giorni doveva essere esposta negli spazi della Shazar Gallery, in via Pasquale Scura, l’inaugurazione è posticipata fino all’ancora incerto giorno di riapertura ma intanto le opere saranno fruibili online, sul canale Artland, una viewing room dedicata esclusivamente all’arte, creata soprattutto per galleristi e collezionisti. Per tutti i curiosi esiste una App che è possibile scaricare gratuitamente.
Shazar Gallery propone altre due esclusive on-line, proprio per affrontare nel miglior modo possibile questo periodo, “Paesaggio morale” di Lello Lopez su Artsy e “Rimembra” di Monica Biancardi su Artland. La galleria ha lanciato Zoom in Art, un nuovo format che offre un focus sulle attività degli artisti attraverso immagini e testi.