Soave sia il vento  è alle battute finali. La rassegna di Sorrento si conclude martedì 7 gennaio  alle 20.30 sul palco del Teatro Tasso  La cantata dei pastori (foto), scritta da Peppe Barra e Lamberto Lambertini e interpretata dallo stesso Barra, uno degli ultimi grandi maestri del canto e del teatro italiano del Novecento.
Barra si confronta con un’opera straordinaria, un capolavoro che affonda le sue radici nel teatro religioso del tardo Seicento, per evolversi, nel corso di quattro secoli, in una maestosa sintesi della canzone popolare napoletana. Un dialogo magistrale tra sacro e profano che continua a incantare generazioni di spettatori.
In questa occasione Barra propone una nuova edizione della celebre Cantata, rinnovata in ogni aspetto. Lo spettacolo, della durata di un’ora e quaranta minuti senza intervallo, presenta scene, costumi e musiche completamente inediti, oltre a un cast rinnovato. Tra gli interpreti spiccano lo stesso Barra, che da cinquant’anni dà vita al pulcinellesco Razzullo, e Lalla Esposito, già al fianco del maestro nella trionfale tournée di Non c’è Niente da Ridere, e che in questa occasione vestirà i panni del comicissimo Sarchiapone.
Il testo racconta la storia della “Cantata dei Pastori”, una rappresentazione sacra scritta dal gesuita Andrea Perrucci nel 1698 con intenti moraleggianti, inizialmente intitolata “Il vero lume tra le ombre”
Al centro della trama, due napoletani, Razzullo e Sarchiapone, che si trovano in Palestina vestiti in abiti settecenteschi. Razzullo è uno scrivano arrivato per il censimento voluto dall’Imperatore Romano, mentre Sarchiapone, suo compaesano, è in fuga per crimini commessi.
Nel frattempo, Giuseppe e Maria vagano alla ricerca di un posto dove far nascere Gesù. Una tribù di pastori attende l’arrivo del Messia, mentre una turba di diavoli, inviati da Lucifero, è intenzionata a uccidere la Sacra Coppia e a tormentare i due malcapitati, che cercano disperatamente un lavoro per poter sopravvivere. L’Arcangelo Gabriele, armato come San Michele, protegge tutti, scaccia le Furie nell’Inferno e permette che nasca il Redentore.
Soave sia il Vento è un progetto della Fondazione Pietà de’ Turchini sostenuto da Comune di Sorrento, Venerabile Congregazione dei Servi di Maria e la stessa Fondazione in collaborazione con l’istituto “Francesco Grandi”. Ingresso libero con prenotazione necessaria scrivendo a segreteria@turchini.it

Sorrento/ Soave sia il vento: on the stage of the Tasso theatre , Peppe Barra with the ( updated ) Cantata dei pastori. There is also Lalla Esposito

Soave sia il vento is in its final phase. On Tuesday the 7th of January at 8.30 p.m., on the stage of the Teatro Tasso, the Sorrento review will conclude with La cantata dei pastori (photo), written by Peppe Barra and Lamberto Lambertini and performed by Barra himself, one of the last great masters of 20th century Italian song and theatre.
Barra presents an extraordinary work, a masterpiece that has its roots in the religious theatre of the late 17th century and has evolved over four centuries into a majestic synthesis of Neapolitan popular song. A masterful dialogue between the sacred and the profane that continues to enchant generations of audiences.
On this occasion, Barra offers a new edition of the famous cantata, renewed in every aspect. The performance, which lasts one hour and forty minutes with no intermission, features completely new sets, costumes and music, as well as a new cast. The cast includes Barra himself, who for fifty years has given life to the pulcinellesco Razzullo, and Lalla Esposito, who was at the Maestro’s side during the triumphant tour of Non c’è Niente da Ridere, and who this time will play the comic Sarchiapone.
The text tells the story of the ‘Cantata dei Pastori’, a sacred play written by the Jesuit Andrea Perrucci in 1698 with moralising intentions and originally entitled ‘Il vero lume tra le ombre’ (The true light among the shadows).
At the centre of the plot are two Neapolitans, Razzullo and Sarchiapone, who find themselves in Palestine dressed in 18th century clothes. Razzullo is a scribe who has come to carry out the census ordered by the Roman emperor, while Sarchiapone, his compatriot, is on the run for crimes committed.
Meanwhile, Joseph and Mary wander in search of a place to give birth to Jesus. A tribe of shepherds awaits the arrival of the Messiah, while a band of devils, sent by Lucifer, is determined to kill the holy couple and torment the two unfortunates, who are desperately looking for work to survive. The archangel Gabriel, armed as Saint Michael, protects them all, drives out the hellish fury and allows the Saviour to be born.
Soave sia il Vento is a project of the Fondazione Pietà de’ Turchini, supported by the Municipality of Sorrento, the Congregation of the Servants of Mary and the Fondazione itself, in collaboration with the “Francesco Grandi” Institute. Admission is free but reservations are required by writing to segreteria@turchini.it.

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