SpazioKörper/ Novembre con la danza contemporanea tra voci profonde dell’identità. In scena, Russolillo, Favale e Tedesco

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Lo spettacolo deve continuare. E’ di pochi giorni fa la terribile notizia della scomparsa di Gennaro Cimmino, coreografo e formatore, fondatore del Centro Nazionale di Produzione della Danza Körper e della omonima compagnia. Un feroce male ha portato via in brevissimo tempo un compagno di viaggio buono e generoso per i suoi colleghi.
Ma nello spazio cui ha dato vita la programmazione continua come avrebbe voluto lui. Domenica 10 novembre, alle 18, nel teatro del centro a pochi passi da Piazza Vittoria a Napoli andrà in scena Dov’è più profondo di Irene Russolillo.
E’ l’esito di un processo creativo in cui praticanti di forme canore e di oralità tradizionali dei territori ospitanti, sono stati invitati a condividere il proprio patrimonio musicale e culturale. Le loro voci sono state registrate, andando così a implementare il repertorio di cori e di cantori spontanei ritrovabile in rari archivi e collezioni della Puglia, del Piemonte e della Valle d’Aosta.
In Dov’è più profondo convivono narrazioni sovrapposte, canti spogliati da una provenienza unica e pensieri sulle identità e le tradizioni svincolati dall’ideale di purezza, per lasciare spazio all’imperfezione della mescolanza.
Sabato 16 novembre Körper meets Le supplici con Winter Forrest di Fabrizio Favale alle 18 che è costruito in senso non lineare con un’idea di casualità ciclica in cui gli elementi danzati, pur variando, tornano e ritornano.
Il coreografo porta in scena anche Danze Americane (SpazioKörper, 17 novembre, alle 18),  una serie di sequenze danzate come fossero veri e propri esercizi di danza Moderna e Postmoderna Americana da cui egli stesso proviene.
Roberto Tedesco propone invece nello stesso giorno una performance sul significato del termine Simbiosi, vocabolo connotato negativamente dagli psicologi: le relazioni simbiotiche sono considerate forme di sviluppo negative, inibitrici della crescita individuale. La caratteristica principale di una coppia di simbiotici è la reciproca dipendenza tra i partner e la scarsa definizione dei confini interpersonali, arrivando persino alla costruzione di un unico corpo psichico.
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Qui sopra, Winter Forrest. In copertina, il lavoro di Irene Russolillo

SpazioKörper/ November with contemporary dance between deep voices of identity. On stage, Russolillo, Favale and Tedesco

The show must go on. Only a few days ago we received the terrible news of the death of Gennaro Cimmino, choreographer and teacher, founder of the Centro Nazionale di Produzione della Danza Körper and of the company of the same name. A terrible illness took away in a very short time a good and generous companion for his colleagues.
But in the space he gave life to, the programme continues as he would have wished. On Sunday 10 November at 6 pm, the Teatro del Centro, a stone’s throw from Piazza Vittoria, will be staging Dov’è più profondo by Irene Russolillo.
The show is the result of a creative process in which traditional singers and orators from the host areas were invited to share their musical and cultural heritage. Their voices were recorded, thus bringing to life the repertoire of choirs and spontaneous singers found in rare archives and collections in Apulia, Piedmont and Valle d’Aosta.
In Dov’è più profondo, overlapping narratives coexist, songs stripped of their unique provenance, and thoughts on identities and traditions freed from the ideal of purity to leave room for the imperfection of mixture.
On Saturday 16 November at 6 pm, Körper meets Le supplici with Winter Forrest by Fabrizio Favale, which is constructed in a non-linear sense with an idea of cyclical randomness in which the danced elements, while varying, return and return.
The choreographer also brings to the stage Danze Americane (SpazioKörper, 17 November, 18.00), a series of sequences danced as if they were real exercises in American modern and postmodern dance, from which he himself comes.
On the same day, Roberto Tedesco proposes a performance on the meaning of the term symbiosis, a word that has a negative connotation among psychologists: symbiotic relationships are considered negative forms of development that inhibit individual growth. The main characteristic of a symbiotic couple is the interdependence between the partners and the lack of definition of interpersonal boundaries, up to the construction of a single psychic body.
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