Il messaggio accorato e cristallino di Moni Ovadia è un colpo di frusta alla mediocrità. Le parole dell’artista e scrittore bulgaro (foto) cresciuto in Italia, provengono chiare e forti dal video inserito nella sezione teatro a casa, all’interno della rubrica audiovisiva Diario della quarantena: un invito lanciato dal direttore Roberto Andò a chi del teatro ha fatto la propria ragione di vita.
Il 74enne attore e scrittore di origine ebraica, senza preamboli, dice chiaro e forte che questa pandemia è davvero un’occasione per rilanciare il teatro e per avviare un reale cambiamento economico, sociale e politico. Non è questione di dare qualche soldo in più al al Fondo unico per lo spettacolo ma di una meditazione più profonda sul da farsi perché il palcoscenico è luogo di sacralità laica e un grande strumento pedagogico: nella finzione mostra la verità ma ci protegge dai suoi orrori, in modo tale che non ne veniamo pietrificati.
Ascoltatene il messaggio, perché in un momento in cui tanti guitti improvvisati, travestiti da professionisti di fama in tv propinano sguaiate falsità e stereotipi inconcludenti, è come bere da una sorgente pura lunghi sorsi di acqua fresca.
Ma non vi sveliamo altro per non togliervi il piacere di assaporare la sua riflessione.
Quello di Ovadia è uno degli interventi che sono stati proposti dal teatro in questo periodo di forzata restrizione con la sospensione delle rappresentazioni. Dopo gli interventi di Emma Dante, Marino Niola, Imma Villa, Carlo Cerciello, Cristina Donadio, Davide Iodice, Mimmo Borrelli, Andrea De Rosa, Renato Carpentieri.
Inoltre sul sito dello Stabile di Napoli potrete assistere dal divano a spettacoli presi dall’archivio delle produzioni realizzate in 17 anni di storia. Ecco i titoli: Gomorra, di Roberto Saviano e Mario Gelardi con regia di Mario Gelardi; Le sorelle Macaluso di Emma Dante; ‘Nzularchia di Mimmo Borrelli con regia di Carlo Cerciello; Elettra di Hofmannsthal con la regia di Andrea De Rosa; Mal’essere (l’Amleto di Shakespeare nella riscrittura in napoletano dei rapper Gianni ‘O Yank De Lisa (Fuossera), Pasquale Sir Fernandez (Fuossera), Alessandro Joel Caricchia, Paolo Sha One Romano, Ciro Op Rot Perrotta, Damiano Capatosta Rossi, con la regia di Davide Iodice.