Luoghi di culto e meraviglie monumentali svelate dall’occhio curioso e indagatore del fotoreporter Enzo Barbieri, in una nuova esposizione allo Studio Arte 49 di Vico Lungo Gelso, Napoli. “Il Potere e lo Spazio nella Napoli Cinquecentesca” è il titolo della mostra che sar aperta al pubblico fino al 1 aprile 2011.
L’esposizione fotografica è coadiuvata dalla riproduzione in galleria di una slide di immagini, accompagnata musicalmente da un brano di Lino Blandizi e dal video auto-prodotto dal Barbieri in cui in prima persona il fotoreporter si reca nel luoghi storici per illustrare aneddoti e racconti che non hanno la pretesa di porsi come analitica e cronologica ricostruzione di eventi storici ma di regalare al pubblico il piacere della riscoperta di bellezze che si palesano ai nostri occhi ma sono eluse dalla distrazione e la noncuranza.
Dal Crocefisso del Naccherino, alla Madonna delle Grazie, dai Castelli ai Portali, sculture, dipinti ed architetture monumentali, ognuna a suo modo legate al periodo della venuta degli spagnoli a Napoli, cristallizzate in riproduzioni fotografiche di medio e grande formato su pannelli di porex. Enzo Barbieri racconta, tra le tante, la storia del gruppo di statue lignee policrome del tesoro di S. Gennaro che dopo 236 anni ritornano in Cappella.
Le statue raffiguranti l’Ecce homo, La Vergine Addolorata, L’arcangelo Raffaele ed il Cristo Risorto sono opere realizzate dagli intagliatori di scuola napoletana che nel 600 producevano sculture devozionali per tutto il territorio europeo. Ai fedeli del tempo erano concessi 100 giorni di indulgenza per ogni Avemaria recitata al cospetto dei queste opere lignee. Dagli archivi del tesoro risulta che la loro ultima esposizione al pubblico risalga alla settimana santa del 1775; successivamente furono accantonate nei depositi per far spazio alle opere in argento.
Altra curiosit ruota intorno all’opera della Madonna della Purit del Monastero “delle trentatrè” legata alla figura di Maria Lorenza Longo, detta “Madama Longa” che giunta a Napoli nel 1506 a seguito del marito, funzionario di Ferdinando il Cattolico, fu miracolosamente guarita da una grave paralisi a seguito della visita alla Madonna di Loreto. Da questo evento la ricca e devota dama raccolse fondi presso la nobilt spagnola per la costruzione dell’Ospedale degli Incurabili e del Protomonastero dove alla morte del marito prese i voti.
Nella chiesa del cenobio è esposta la Madonna della purit , una tavola dipinta di grande pregio artistico ma di incerta attribuzione, donata ai teatini da una nobile famiglia spagnola, in occasione dell’ordinazione sacerdotale di Diego Di Bernardo y Mendoza. Ancora, il Barbieri documenta fotograficamente la Deposizione del Mazzone, un gruppo scultoreo esposto alla chiesa di Sant’Anna dei Lombardi, in cui i due referenti laterali rappresentano due reali Aragonesi, la conca battesimale nelle Catacombe di S. Gennaro, le cantarelle di Santa Maria in Portico e tante altre opere.
Lo spazio dell’installazione fotografica, storicamente conosciuto come galleria Pro-Arte, coniuga insieme l’attivit laboratoriale del restauro e della realizzazione di cornici artigianali con un luogo preposto all’esposizione di mostre d’arte. Battezzato di recente in Studio Arte 49, la galleria nasce nel 2000 per volont di Luigi Grossi di ideare un luogo della libera creativit che diventasse punto di riferimento e d’incontro per artisti e critici d’arte.
In alto, la locandina della mostra. In basso, alcuni scatti di Barbieri
Info
Studio 49-Videoarte, vico Lungo Gelso, Napoli
apertura dal luned al sabato