Cinquantanove ragazzi turchi a Castellammare di Stabia per imparare l’italiano. Al Vesuvian Institute, sede della Fondazione Ras, fino al 29 luglio. Una full immersion di tre settimane per gli adolescenti iscritti al liceo italiano Imi di Istanbul, in un percorso di apprendimento tra laboratori e visite.
«I ragazzi in questa scuola estiva imparano divertendosi – dice Livia Frugoni, docente italiana del liceo di Istanbul – Con il preside del liceo, Massimo Di Segni, abbiamo pensato di pianificare un campo scuola in cui, però, non volevamo i soliti corsi ma un approccio più ludico e partecipativo per apprendere la lingua e la cultura italiana. Infatti qui i ragazzi partecipano a workshop di gastronomia, di musica, archeologia e di arte in generale. Speriamo che possa essere il primo campo e che negli anni questo diventi un luogo di riferimento per lo studio estivo degli studenti del liceo IMI di Istanbul».
Gli studenti si sono soprattutto appassionati ai workshop sulla pizza napoletana, sulla musica dell’Antica Roma, curato dal gruppo Synaulia, e sui mosaici antichi in cui hanno riprodotto piccole mattonelle, che porteranno a casa in ricordo, e due grandi mosaici, che restano alla Fondazione Ras.
Non sono mancati i momenti di socializzazione per mettere in pratica la lingua trascorrendo serate con coetanei, in particolare con i ragazzi dell’Interact stabiese. Grande interesse e impatto hanno suscitato anche le visite guidate in italiano alla scoperta di Napoli, Capri, Costiera amalfitana e Sorrentina, Pompei ma anche e soprattutto Castellammare e dell’antica Stabia.
Iscritti a corsi in base al loro livello linguistico, i ragazzi sono seguiti da docenti qualificati provenienti dall’Università degli Studi di Napoli “l’Orientale” e dal centro specializzato per l’insegnamento delle lingue dell’Orientale Cila. Tra le attività creative, hanno anche un blog in cui raccontano questa esperienza.
Dei giovani turchi ( 470 per l’esattezza) che hanno deciso di frequentare la scuola italiana di Istanbul solo il 10% è italiano. Per molti giovani e per le loro famiglie, che spesso hanno rapporti di lavoro con l’Italia, questa scuola è una garanzia: conoscere l’Italia vuole dire conoscere una dimensione importante della cultura mondiale.
Molti hanno in mente di lasciare il proprio paese per andare negli stati Uniti o in Italia, come Berck: «In Turchia non c’è un bel clima in questo momento, voglio fare l’architetto come mio padre e venire a studiare a Milano o forse a Roma dove ci sono università importanti».
Ad accompagnarli, anche cinque docenti turchi tra cui i Özgür Doĝn: «Castellammare è una posizione centrale, il Vesuvian Institute è una struttura molto accogliente, ha un bel panorama e sono tutti gentili. E poi Napoli è come Istanbul: io potrei viverci tranquillamente sentendomi a casa».
In foto, studenti turchi in visita guidata