b>L’editrice Runa manda in libreria l’ultima opera di Tina Cacciaglia “Il sussurro di Vico Pensiero”(pagg.260,euro16). Maria d’Avalos, nobildonna viene assassinata insieme all’amante dal marito una notte d’ottobre del 1590. Nella narrazione delle antiche leggende, il suo fantasma vaga ancora nelle notti napoletane.
La vita di Adriana, la protagonista, s’incrocia con la storia antica della nobildonna e con quella attuale di Elena, una collega di studi trovata morta con della saggina in gola, materiale con cui sono fatte le scope delle streghe.
, questo di Adriana, un viaggio nel cuore della Napoli della camorra, insieme al suo ragazzo, il commissario di polizia Lofrate, con il quale d  vita alle indagini sulla morte oscura di Elena, ritrovandosi, per poi scoprirla, una citt  all’interno della citt  con frequentazioni di strani personaggi come Costanzo o Scartellato che comunica con i morti del cimitero delle Fontanelle o Maria ‘a Putecara che legge le carte e scaccia il malocchio.
“Un viaggio negli inferi” – recita la scheda in quarta di copertina – “che è un autentico giallo tra coinvolgenti intrecci in una Napoli popolata di fantasmi e superstizioni, immersa nell’occulto, nei misteri e nelle sue contraddizioni.”
Nella prefazione al libro, lo scrittore Maurizio Ponticello rievoca la riflessioni sulla citt  di Napoli di tanti autorevoli viaggiatori, Sartre Goethe Dumas De Sade, i quali si chiedevano se si trattasse di una realt  separata. Napoli, ci ricorda il prefatore, è una capitale antica che tiene insieme più livelli non solo di struttura urbana, ma anche coscienziali ed a questo retroterra plurimillenario che sono fortemente legati. Una Napoli avvitata su se stessa, quasi senza vita? No, al contrario, annota Ponticello, perch malgrado i forti contrasti esistenziali e le contraddizioni, Napoli è una citt  viva.
Un mondo di poveri che s’affidava alle sue “Sibille” che per una manciata di soldi vendeva a buon mercato illusioni e sogni. Ma poi c’era il risveglio. Amaro! Come è amaro per tanta gente di Napoli, al risveglio mattutino, il lunario da sbarcare a tutti i costi dove la superstizione non ti aiuta a coniugare il pranzo con la cena.
Ecco che non resta altro da fare che affidarsi all’illegalit .
Il vero dramma consiste nell’assenza di chi aiuta un popolo, che tale non è, a prendere atto che la modernit  non può attendere.

Di seguito, ne parla l’autrice

CACCIACLIA RESPIRO LA STORIA DI NAPOLI
di NICOLA GUARINO

Un romanzo che intreccia passato e presente a Napoli. Quanto è forte il legame con la sua citt ?
Napoli è la mia citt , quella dove sono nata e dove ho vissuto la mia vita e dove anche ora trascorro la maggior parte dei miei giorni. un legame stretto e adesso, che abito a pochi chilometri di distanza, si è fatto ancora più intenso. come se questa piccola distanza mi permettesse di cogliere meglio le sue peculiarit , rendendomela ancora più cara. Respirare la storia di Napoli, passeggiando per le sue strade è una cosa che mi appartiene da sempre. Ricordo che fin da bambina mi piaceva tanto che mio padre mi accompagnasse a visitare i luoghi e mi raccontasse la mia citt . Corradino di Svevia e la sua triste sorte, il principe di Sangro e la sua alchimia, la leggenda di Virgilio e dell’uovo nascosto sono state le storie che hanno nutrito la mia fantasia e il mio amore per Napoli.
Il brivido è diventata una componente indispensabile della sua scrittura?
Mi è indispensabile se penso di voler scrivere un noir, ma non mi occorre se , come ho fatto, lavoro a un romanzo storico. Per temperamento sono molto curiosa, mi piace cambiare e temo la noia, ed è cos anche per quanto riguarda il mio rapporto con la scrittura, devo provare sempre nuove strade, narrazioni e stili diversi. Mi è piaciuto molto saltare dal linguaggio falso medievale che mi ero inventata per il romanzo storico, ai toni densi delle cadenze del dialetto napoletano che ho utilizzato per il mio noir. Oggi, però, sento forte ancora la voglia di provare a scrivere un romanzo in cui il brivido e la suspense siano presenti.
Nel suo libro respirano superstizione e misteri. Guidano anche la sua vita?
Guidarla no, sono troppo razionale e figlia dell’Illuminismo, diciamo che potrei citare la gi  inflazionata frase di Peppino de Filippo Non è vero ma ci credo. Soprattutto ritengo che gli splendidi misteri napoletani cos come le superstizioni che accompagnano le culture di ogni angolo della terra siano fondamentali in quanto segnano il legame ancestrale e continuo con la storia di un luogo e rendano unico un popolo. Ad esempio il culto dei morti a Napoli, quello delle anime purganti, le varie capuzzelle e pezzentelle conservate nelle chiese e negli ossari, sono la chiave di lettura di quel rapporto davvero unico e speciale che solo il popolo napoletano ha con la morte.
Il libro che ama di più…
Fin dall’adolescenza ho sempre letto tantissimo, tra i quattro ai             6                 è« «    oè  á«sptBLlibrineBlinkBBd dBd d«BpGBB«7Be«BEBBèMODEBHlèNOèBB» OJBe
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BB»EWHEREUSINGB B cinque libri al mese e a volte di più, e sebbene abbia amato tanti autori, la mia risposta a questa domanda non è mai cambiata I “Buddenbrook” di Thomas Mann, che è e resta il mio libro preferito.
Quello che vorrebbe scrivere…
difficile questa risposta, in genere il libro che uno sa di voler scrivere poi lo scrive. Forse mi piacerebbe riuscire a rendere sulla carta il racconto della piccola e media borghesia napoletana degli anni sessanta, la storia di vita di quella classe sociale che ogni mattina si alza e va al lavoro. Oppure mi piacerebbe scrivere un romanzo storico su una saga familiare.
ll sussurro di Vico Pensiero potrebbe diventare un film?
Se qualche regista operasse questa scelta ne sarei felice, per me quale autrice, per il mio libro e per i luoghi e i misteri della mia citt  che potrebbero essere conosciuti da un pubblico più vasto. Solo, vorrei tanto che fosse come gli antichi sceneggiati della Rai, quelli in cui la qualit  la faceva da padrona.

Tina Cacciaglia è nata a Napoli, laureata in Sociologia, svolge l’attivit  di conciliatrice professionista, oltre a interessarsi da diversi anni di scrittura ed editoria.

Il romanzo storico “La Signora della Marra”, di cui è una delle due autrici, è stato segnalato dalla giuria del Premio Calvino 2009 come degno di merito, ed è in corso di prossima pubblicazione. Nello stesso anno ha vinto il primo premio Creativit  e scienza, citt  di Salerno con un racconto di fantascienza storica pubblicato in antologia.
Nel concorso nazionale Io Scrittore 2011 è risultata vincitrice con un romanzo noir, pubblicato in ebook dal Gruppo Mauri Spagnol nel marzo 2012.
Vive a Salerno con la sua famiglia e il suo cane.

In foto, la copertina del libro e l’autrice

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