Dopo la visita all’officina della tammorra in Vico Severino, 39 ( traversa di San Biagio dei Librai ) è stato impossibile non cantare ” Alleria ” di Farina-Masucci, che recita più o meno cos "Nuie simmo nate cu a cammisa, chi campa a Napule sta’ nparavise cu ‘o triccaballacche, cu ‘a caccavella, o scetavajasse o putipù, cu ‘o sole , cu o mare, cu a fantasia, chist’ è o paese e ll’alleria…
Da quattordici anni Paola Gargiulo e suo marito Enrico Giorgio si dedicano alla produzione artigianale di strumenti musicali della tradizione popolare campana e li costruiscono nel loro piccolo laboratorio di Vico Severino. La storia di Paola comincia da più lontano, prima si impegna nel sociale a difesa del mondo femminile, poi conosce alcuni artisti come Antonio Matrone, detto o lione, Antonio Esposito, detto Tonino o stocco e Marcello Colasurdo, cantatore, cos impara a ballare la “tammurriata” e si inserisce nel gruppo ” A paranza d’ o lione ” di Antonio Matrone. Con questo gruppo, Paola, partecipa alle feste popolari dedicate a sette Madonne campane che accompagnano, nell’arco di un intero anno,la terra dalla semina al raccolto.
A paranza d’ o lione è a Pagani per ” la Madonna delle galline “, a S. Anastasia per ” la Madonna dell’Arco”, ad Avellino per ” la Madonna Nera “, poi a Nocera Inferiore per ” la Mater Domini “, a Somma Vesuviana per ” la Madonna del Castello “, a Torre Annunziata per ” la Madonna Nera ” , infine a Salerno per ” la Madonna dell’Avvocata “.
Paola impara con la tammurriata, i gesti antichi che rievocano il falciare e il mietere del grano, comprendendo il duro lavoro del mondo contadino e come per renderlo meno faticoso si accompagnava a balli e canti. Dopo che si è appropriata di queste conoscenze,ha un’idea costruire gli antichi strumenti che accompagnano quei balli e quei canti.
Impara dai suoi amici artisti a costruire la tammorra, il triccaballacche, il putipù o caccavella, lo scetavajasse e le castagnette che senza di lei sarebbero andati un po’ alla volta dimenticati. Tonino o stocco ( precedentemente venditore di baccal ! ) cantatore e suonatore di tammorra , fornisce a Paola ed Enrico la pelle di capra per la tammorra e il legname per la costruzione degli altri strumenti.
Sulla corona in legno della tammorra , Paola, dipinge fiori colorati di verde, colore che rappresenta la fertilit , di rosso, che è la terra vulcanica e di giallo, come il sole che tutto trasforma. Dopo gli inizi duri dell’attivit nella difficile realt del centro storico, ora il loro mestiere è stato inglobato tra i lavori artigianali del posto. Chi sono gli utenti? Gli artisti napoletani e non, infatti la vendita degli strumenti ha raggiunto gi il Canada, la Germania e l’Inghilterra. Il Made in Naples con la sua ricca tradizione e la sua magia, funziona .
Per saperne di più
www.officinadellatammorra.it
Nelle foto, l’officina della tammorra, Paola Gargiulo e Enrico Giorgio
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