Ultimi due appuntamenti a Villa Imperiale Pausilypon per la rassegna Teatri di Pietra Campania 2014. Stasera, mercoled 6 agosto, alle ore 21.30, la suggestiva cornice del parco archeologico, tra i tanti tesori di Napoli, far da sfondo a Clitennestra, uno spettacolo scritto, diretto e interpretato da Paolo Cutuli, tratto dal testo di Marguerite Yourcenar, inserito nella raccolta “Fuochi”.
In scena, tre semplici valigie con le rotelle, che identificano i personaggi, Agamennone, Egisto e sulla terza, color rosa, la scritta Troia. Al centro della riscrittura della Yourcenar è una donna, non gi la spietata eroina del mito, bens una figura reale e dolorosa, che vede inciso, profondamente, sulla sua pelle il marchio della solitudine e dell’abbandono. Dopo aver tanto atteso il ritorno del marito Agamennone, lo uccide con la complicit dell’amante, non perche travolta dalla passione per Egisto, o per vendetta, ma per ribadire le ragioni di un amore non corrisposto.
L’attore Paolo Cutuli debutta in questa pièce alla regia, dirigendo se stesso in un ruolo femminile che, persa l’esteriorit , diventa essenza del dolore e della violenza. Il pubblico assume il ruolo e la valenza della corte che giudica Clitennestra, delle vedove in attesa dei mariti in guerra, del campo solitario in cui si nasconde Egisto.
Colonna sonora, brani di Bertè, Depeche Mode, Piccola Orchestra Avion Travel, 99 Posse sottolineano le ragioni del cuore, integrano le parole nude, divenendo occasione di una pantomima che è espressione corporea dei disordini dell’anima.
Venerd 8 agosto, sempre alle 21.30, protagonista sar lo spettacolo Eneide – Ciascuno patisce la propria ombra da Virgilio, Ovidio e Marlowe, con Viviana Altieri, Nadia Kibout, Giulia Innocenti, nella drammaturgia e la regia di Matteo Tarasco. Le scene e le luci sono a cura di Matteo Tarasco, i costumi di Chiara Aversano.
Una densa nuvola di fumo traghetta gli spettatori nell’opaco viaggio per l’Averno di Eneide. Nell’oscurit , appaiono tre figure sinuose, dalle linee morbide, i tratti femminili, vestite di lacrime di sangue essiccate in una ragnatela cremisi, che afferma la loro condanna al mondo dell’aldil . Sono le tre anime guida dello spettacolo, "Caronte" involontarie fra le onde crudeli di una storia, la nostra, marchiata e macchiata dal sangue di troppe guerre, una storia che pianta le sue radici proprio nel mito fondatore dell’Occidente, Enea, o meglio la sua ombra.
Il regista racconta il mito di Enea, dalla caduta di Troia sino allo sbarco sulle coste italiche, attraverso la testimonianza delle donne che lo hanno incontrato, amato e rinnegato la moglie Creusa, l’amante Didone, la Sibilla Cumana e la madre Venere.
La rassegna Teatri di Pietra Campania 2014, che rientra nella rete culturale per la valorizzazione dei teatri antichi e dei siti monumentali attraverso lo spettacolo dal vivo, è ideata da CapuAntica Festival con la collaborazione della soprintendenza per i beni archeologici di Napoli, di PalaPartenope e Fontana Medina, con il patrocinio del Ministero per i beni e le attivit culturali e della Regione Campania.
Ingresso da Grotta di Seiano (Via Coroglio) ore 21.00, inizio spettacolo ore 21.30
Ingresso euro 12 (intero), euro 10 (ridotto) – info e prenotazioni al numero verde 800024060
email info@capuanticafestival.it biglietterie presso il sito archeologico e prevendite abituali
In foto, Paolo Cutuli in Clitennestra e in basso, l’Eneisce di Tarasco