“Chi resta dei morti sul lavoro?”. E’ la domanda cruciale dell’inchiesta nazionale di Senza Filtro che sarà presentata domani, mercoledì 2 a ottobre, alle 19, 30 al teatro Bellini di Napoli.
In Italia si muore sul lavoro, si muore per lavoro, si muore di lavoro: secondo i dati Inail, sono mediamente 1200 all’anno negli ultimi dieci anni le persone che non hanno più fatto ritorno da una giornata lavorativa. Resta, invece, ancora imprecisato il numero di decessi connessi ad attività lavorative pericolose per la salute a breve, medio o lungo termine: basti pensare alla scia di addii connessi all’Ilva di Taranto o alla più vicina Italsider di Bagnoli a Napoli.
Questo è il focus del reportage di cui si discuterà dopo lo spettacolo “Un mare di ruggine. La favola dell’Ilva” sulla storia di Bagnoli. Un lavoro della giornalista Cristina Maccarrone, che porta anche le firme di Lara Mariani ed Enrico Parolisi della redazione di “Senza Filtro”, reso possibile dalla collaborazione con Anmil.
Primo lavoro giornalistico italiano che ricuce le vite, il dolore e l’impegno di chi sopravvive a un familiare morto sul lavoro: dalla vicenda della Jolly Nero a Rigopiano, fino al terremoto a L’Aquila passando per storie molto note e altre molto più private. Obiettivo, sensibilizzare lettori, imprenditori e istituzioni, parlando delle vite di chi resta dopo gli incidenti
Alla presentazione prenderà parte anche il magistrato Bruno Giordano e che a proposito dell’Ilva di Taranto dice: «E’ l’esempio di un’Italia che ha costruito un miracolo economico sulla pelle dei lavoratori con l’illusione di un Meridione industriale e quindi moderno e riscattato da un antico sottosviluppo. L’Ilva ancora oggi è una ferita, non solo per l’ambiente, la salute e il territorio, ma per la libertà di un territorio. È l’esempio che in questo Paese al profitto non è stato asservito solo il lavoro, l’ambiente e la salute, ma la dignità senza la quale non c’è né libertà, né uguaglianza. Oggi la storia della politica economica italiana iniziata con il boom degli anni ’60 continua a ragionare tra profitto occupazione e salute».
Con lui ci saranno: Marco Bentivogli (esperto di politiche del lavoro e di innovazione industriale) e Antimo Casertano (attore e regista di Mare di Ruggine) con la sua Compagnia. Conduce la serata Stefania Zolotti, direttrice di SenzaFiltro, con Alfredo Angelici, Direttore creativo del Teatro Bellini.
Storie di prima mano, raccolte da nord a sud Italia, per capire com’è cambiata la vita di amici, familiari, colleghi, come si sono dovuti ricostruire gli equilibri o come se ne sono creati di nuovi. E cosa è successo dopo, cos’ha fatto la famiglia, come si è mossa l’azienda, quali misure (se l’ha fatto) ha messo in atto.