Giunge alla sua settima edizione “Il Teatro cerca casa”. La rassegna partenopea che trasforma in teatro i salotti campani. Ideata e diretta da Manlio Santanelli e organizzata da Livia Coletta e Ileana Bonadies, prosegue il suo tour tra le mura domestiche tra novità e conferme. Ieri (domenica 23 settembre), l’anteprima di stagione con la visita guidata al Complesso monumentale di San Nicola da Tolentino (gradini San Nicola Da Tolentino 12 – Napoli) e lo spettacolo “In origine fu Voragine”, con Maurizio Capone e Antonello Cossia.
Dodici i nuovi titoli in cartellone e tre i ritorni dalle passate edizioni, a cui si aggiungono tre eventi speciali in data unica, per un totale di diciotto spettacoli che portano in scena rappresentazioni di nuova drammaturgia, adattamenti dalla letteratura e naturalmente la musica. Tra gli spettacoli di nuova drammaturgia, “Polveri condominiali” di Franco Autiero, portato in scena, nel decennale della scomparsa dell’autore, da Gina Perna accompagnata dalle note del contrabbasso elettrico di Fulvio Di Nocera, per la regia di Tonino Di Ronza.
Conosce, invece, una nuova versione, un grande successo della prima edizione, “La solitudine si deve fuggire”, testo e regia di Manlio Santanelli, interpretato da Federica Aiello. Non manca il teatro civile, con Mirko Di Martino che presenta “Il fulmine nella terra – Irpinia 1980”. Interpretato da Orazio Cerino, ricostruisce l’atmosfera degli anni segnati dal sisma del 1980 che colpì la Campania centrale e la Basilicata centro-settentrionale.
Come sempre grande attenzione è riservata alle proposte dei giovani tra cui quest’anno è stato scelto lo spettacolo di Fabio Pisano, “Vetiver – Essenze di una profumiera”, ispirato alla figura di Mona di Orio interpretata da Melania Esposito. Gioia Miale e Antonio D’Avino portano in scena “Piccoli crimini coniugali” di Éric-Emmanuel Schmitt, tra gli autori teatrali più rappresentati sui palcoscenici di tutta Europa.
Ritorna, dalla passata stagione, il lavoro scritto e diretto da Michele Danubio, “Il posto di un altro”, un giallo domestico ideato appositamente per la rassegna, che vede in scena, oltre allo stesso Danubio, Laura Borrelli e Stefano Jotti (l’attore, visto il successo riscosso lo scorso anno, riproporrà anche il suo spettacolo “La fondazione”, testo di Raffaello Baldini).
La rassegna di spettacoli in appartamento offre spazio anche alle messinscena tratte dai testi letterari, partendo dal “Magnificat” di Alda Merini che Caterina Pontrandolfo realizza nella versione teatrale su invito della direzione artistica, nel decennale della scomparsa della poetessa. «Il Teatro cerca Casa – spiega Santanelli – nasce come una costola del nostro salotto letterario “Quinta di copertina” e il nostro pubblico risponde sempre con grande entusiasmo alle messe in scena che prendono le mosse da adattamenti di testi non teatrali».
Doppia è la proposta letteraria presentata da Enzo Salomone, che presterà voce al capolavoro di Melville “Bartleby, lo scrivano” e, per uno speciale evento natalizio, all’opera della scrittrice fiorentina Benedetta Cibrario, autrice de “Lo Scurnoso”, opera in cui ricostruisce, grazie ai racconti della famiglia d’origine, le vicende legate a un pastore di raffinatissima fattura la cui storia è sospesa tra la Napoli barocca e quella contemporanea.
Un gradito ritorno è quello del duo composto da Paolo Cresta e Carlo Lomanto protagonisti di “Spoon River”, l’antologia di Edgar Lee Masters che prende corpo per la scena attraverso la voce recitante di Cresta e le suggestioni sonore realizzate da Lomanto. Anche la musica sarà protagonista della nuova stagione de Il Teatro cerca Casa: sempre Lomanto (voce e chitarra) insieme a Beatrice Valente (voce e contrabbasso) propone “Strings Duet”, un omaggio ai grandi songwriter americani, da George Gershwin a Henry Mancini.
Accompagnato alle chitarre da Michele Bonè, curatore anche degli arrangiamenti musicali, Maurizio Murano porta in scena il teatro-canzone di Giorgio Gaber con “Anch’io mi chiamo G.”, mentre Antonella Morea interpreta “Sinnò me moro. Canzoniere della Mala”, un percorso musicale e teatrale che ripercorre le espressioni di vita ai margini e delittuose trame di malavita. Dalla passata stagione confermata “La nota stonata. Vita breve e coerente di Luigi Tenco”, soggetto, testo e ideazione scenica di Stefano Valanzuolo con Massimo Masiello e Mariano Bellopede alle tastiere.
Prosegue anche il progetto culturale “In verità, in verità vi dico… Incontri ravvicinati di teatro”, che per il secondo anno consecutivo porterà nei salotti de Il Teatro cerca Casa grandi nomi del palcoscenico, permettendo agli spettatori di conoscere da vicino i mestieri dello spettacolo e confermando lo scopo principale della rassegna: cercare, conquistare e soprattutto formare un nuovo pubblico per il teatro. Tra gli ospiti che hanno già preso parte al progetto, l’attrice Isa Danieli, il direttore di scena Gigi Esposito, il direttore artistico del Teatro Mercadante di Napoli Luca De Fusco e il musicista Paolo Coletta.
Anche quest’anno la rassegna conferisce premi ai due spettacoli che si sono distinti maggiormente nel corso della precedente edizione. Il premio biglietto d’oro, assegnato allo spettacolo che ha più incontrato il gradimento del pubblico, va a “La nota stonata – Vita breve e coerente di Luigi Tenco”, mentre il premio “Il Teatro cerca Casa”, scelto a discrezione della direzione artistica, va a Stefano Jotti, interprete e regista dello spettacolo “La fondazione”, per la profondità del testo e la qualità artistica della messinscena.
Inaugura la stagione 2018-19 lo spettacolo “Anch’io mi chiamo G.”, il 1 ottobre a casa Santanelli a Napoli (ore 18). A seguire, “Spoon River” a casa Bonadies a Portici (il 5 ottobre alle 20.30) e l’evento in data unica “La sirena di New York – Vita e mito di Gilda Mignonette” (il 14 ottobre alle 18), a La Fabbrica del divertimento di Ercolano, con Alessio Arena (voce e chitarre) e Arcangelo Michele Caso (violoncello). La rassegna prosegue il 28 ottobre nel salotto di casa Zoppoli a Bagnoli (ore 18). In scena lo spettacolo “Eco di Megaride” (data unica) con Gianfranco Coppola al contrabbasso e Zena Rotundi all’arpa (foto in alto), mentre il 5 novembre, al Vomero (alle 18), in programma “La solitudine si deve fuggire” di Santanelli.
Un cartellone ricco di spettacoli che avranno luogo in quasi trenta salotti, non solo a Napoli. «Siamo giunti al settimo anno che passa per essere l’anno della crisi di tutti i legami, e dunque anche di quello nostro con pubblico e attori – commenta il direttore artistico- La prossima stagione sarà un vero e proprio banco di prova… per cui ci prepariamo ad affrontare una possibile messa in discussione di tutto il nostro progetto. In parte ciò è stato già fatto quando abbiamo deciso quali spettacoli far rientrare nella stagione 2018-19».
E aggiunge: «Questa crediamo sia la stagione teatrale che ci somiglia di più. Abbiamo puntato sul teatro di parola, assecondando la nostra vocazione, ma anche andando incontro alle esigenze del pubblico, di cui in questi anni siamo stati attenti a scoprire i gusti girando di casa in casa… Abbiamo non solo aperto le porte, ma abbattuto le pareti, facendo conoscere quello che c’è prima e dopo la scena, ascoltando sempre le sollecitazioni di chi siede in platea nei nostri salotti teatrali. Questa ci sembra la parte più bella, ed è quella su cui insisteremo, per comprendere meglio come far proseguire il nostro progetto, ma molto dipenderà anche dalla risposta che il pubblico riserverà quest’anno alle nostre scelte artistiche».
Per assistere agli spettacoli è necessaria la prenotazione chiamando al 3343347090 – 3470963808 – 081 5782460, oppure attraverso il sito www.ilteatrocercacasa.it. A chi prenota verrà fornito l’indirizzo del luogo che ospita lo spettacolo.