Teatro in classe a Napoli/ Francesca Rondinella: «Umani-Battimani è un’occasione preziosa per parlare con i giovani di tolleranza»

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È stato accolto con grande entusiasmo dai ragazzi dell’IC 83 Porchiano Bordiga di Ponticelli, il primo dei tre spettacoli della rassegna U-mani Batti-mani: Sipario di speranze. Questa mattina, al Teatro Immacolata di via Nuvolo 9 al Vomero, i giovani studenti hanno potuto assistere allo spettacolo Tingel contro Tangel (foto) prodotto da Balagancik, con la drammaturgia e regia di Libero de Martino; l’interpretazione di Donatella Faraone Mennella e Francesco Rivieccio. La performance è stata seguita da un dibattito sulle tematiche trattate.

La rassegna è promossa e finanziata dal Comune di Napoli, nell’ambito del progetto TEATRO che classe!, ed è organizzata dall’associazione Antego di Francesca Rondinella.
In una società orientata alle esigenze di mercato, si avverte la necessità di sviluppare percorsi di bellezza nell’arte che vanno al di là dei bisogni primari, con un’attività culturale di valenza sociale che coinvolge e si rivolge alle periferie per portare i giovani fuori dal confine di demarcazione che si erge come un muro tra loro e la Città.

«Uno degli obiettivi che la scuola si pone nella realizzazione di progetti extrascolastici – spiega Colomba Punzo, dirigente scolastico del Porchiano Bordiga – è quello di portare i ragazzi alla conoscenza della città per renderli consapevoli delle opportunità che si offrono al di fuori dal loro ristretto spazio di vita; l’altro obiettivo consiste nel valorizzare l’attività formativa estendendo l’esperienza ad altre forme di comunicazione, investendo così il teatro di una valenza formativa “leggera”, riportando a casa la ricchezza di una nuova esperienza».
La rassegna proseguirà il 19 novembre con La Costituzione raccontata ai ragazzi di Naturarte e l’11 febbraio Terra di Nessuno di Akerusia Danza e Itinerarte.
«Umani-Battimani è un’occasione preziosa per parlare con i giovani di tematiche come l’accettazione della diversità e la tolleranza, la conoscenza della Costituzione, con particolare attenzione alla legalità, ai diritti, alla memoria e all’inclusione. – conclude Francesca Rondinella – dando agli studenti l’opportunità di confrontarsi, alla fine di ogni spettacolo, con gli artisti, Educ-attori ed Educ-attrici, pronti a stimolare e accogliere domande, dubbi e curiosità, anche dell’arte scenica».

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