Il Premio Napoli compie 70 anni e li festeggia lunedì 16 settembre al teatro Mercadante, da tempo location degli eventi targati Premio Napoli. Presente il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi insieme ad altri rappresentanti delle istituzioni, tra cui i direttori dei principali enti culturali cittadini e regionali.
Dopo l’introduzione del padrone di casa, lo scrittore Maurizio de Giovanni, presidente della Fondazione, l’attrice Teresa Saponangelo (indimenticabile Maria in “È stata la mano di Dio” di Paolo Sorrentino) sarà chiamata a leggere e interpretare alcuni testi; la sua voce recitante si alternerà a quella di Gennaro Carillo, docente universitario e componente del consiglio di amministrazione della fondazione, in un attraversamento dei 70 anni del premio tra storia, costume e letteratura, basato sui passaggi di alcuni testi vincitori della manifestazione.
E il pianista Lorenzo Hengeller fonderà i momenti della serata in un tappeto di note e canzoni, contrappuntato dal critico musicale Stefano Valanzuolo, uno dei giurati del premio, che ha selezionato una scaletta musicale in rappresentanza di ognuno dei 7 decenni.
Sarà un viaggio diviso in fasi storiche e in immagini, con alcune istantanee che illumineranno i passaggi chiave; a partire dagli anni ’50 in cui il riconoscimento nacque, per poi passare ai periodi delle presidenze di Giuseppe Tesauro, Antonio Ghirelli, Sergio Zavoli, Ermanno Rea, Silvio Perrella, Gabriele Frasca e Domenico Ciruzzi, tra gli altri, fino a quella attuale.
Le fotografie, le musiche, i brani racconteranno alcuni momenti della storia del Paese di cui Premio Napoli è stato un testimone significativo: «Il nostro premio nasce a Napoli ed è orgoglioso di questa origine. Napoli è una città mondo, per cui raccontando lo sviluppo del riconoscimento non si può restare chiusi tra le mura cittadine. L’analisi e la promozione delle opere, nei decenni, ha illuminato la scena italiana, europea e mondiale, dato che la manifestazione da sempre accoglie volumi di ogni parte del mondo. Così continuiamo a fare, avendo scelto di fare un focus sul Mediterraneo, e tenendo a cuore il primo scopo per cui è nata: valorizzare il libro come strumento di formazione civile e creativa dell’essere umano», conclude de Giovanni (foto).
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