Sul Teatro Trianon Viviani l’aspettativa, dopo il travagliato recupero della struttura, la chiusura causata dai debiti e il forzato fermo dovuto alla pandemia, è alta.
La nuova direzione di Marisa Laurito punta a rendere il Teatro del Popolo il luogo deputato alla melodia napoletana del Novecento e del futuro, attraverso un cartellone ricchissimo di concerti-spettacolo e iniziative che coinvolgono i giovani, con una progettualità a lungo termine. Un occhio di riguardo è rivolto poi al rapporto con il territorio, attraverso le attività sociali e di valorizzazione del quartiere.
Questi i punti cardine del programma per la stagione 2020-2021, presentata durante la conferenza stampa svoltasi nel rispetto delle norme di distanziamento il 6 luglio. In platea e nei palchi era presente la stampa regionale e nazionale.
Sul palco la direttrice Marisa Laurito, il sindaco Luigi De Magistris, il presidente del Trianon Viviani Giovanni Pinto, l’attore e regista Nello Mascia, il regista Davide Iodice e Rosanna Romano della Direzione Generale per le politiche culturali e il turismo della Campania, in vece del Presidente della regione Vincenzo De Luca. In sala anche l’assessora alla cultura e al turismo del comune di Napoli, Eleonora di Majo.
Il Trianon, restituito alla città, rinasce come luogo di produzione teatrale ma, anche, di socialità per il quartiere Forcella. Negli ultimi anni un lavoro di sinergia tra teatro, associazioni, commercianti e parrocchie del quartiere ha condotto alla nascita di progetti condivisi di valorizzazione e cultura.
Il prossimo passo è la gestione di piazza Calenda e del Cippo, in collaborazione con l’associazione Altra Napoli e l’associazione commercianti AForcella, per un’illuminazione artistica dello spazio pubblico. La richiesta naturale rivolta alla Città Metropolitana e alla Regione Campania, per una reale fruibilità del teatro, è quella di un termine breve per i lavori attorno a Castel Capuano e Porta Capuana, così da avere aree di parcheggio e poter progettare un percorso turistico che coinvolga anche il Borgo Sant’Antonio Abate. La promessa di rimando del Sindaco De Magistris è di concludere gli interventi ad hoc entro settembre.
In progetto anche la realizzazione di un’applicazione per smartphone che consenta agli spettatori e alle spettatrici di cenare ordinando dalle pizzerie e dai ristoranti della zona, per consumare la cena piacevolmente seduti in piazza.
Napoletani e turisti provenienti da tutta Italia e da tutto il mondo troveranno nel nuovo Trianon Viviani la casa della Canzone napoletana, non diversamente da quanto succede in Portogallo con i luoghi dedicati al Fado o in Argentina con il Tango. Il progetto elaborato dalla direttrice Marisa Laurito prevede la realizzazione di un vero e proprio tempio della musica, un polo musicale e culturale aperto sul Mediterraneo. Si prospetta una collaborazione con il Museo Madre, altro ramo culturale che si estende ai limiti del quartiere.
All’interno del teatro troveranno collocazione due spazi museali, grazie al contributo di Scabec, uno virtuale intitolato La stanza magica della Canzone napoletana, in cui immergersi nella musica; l’altro intitolato la Stanza della memoria, archivio di cimeli e memorabilia della storia musicale partenopea. La Rai dota il teatro di un coloratissimo video-jukebox digitale accessibile al pubblico nella buvette del teatro, realizzato in collaborazione con il Cnr, grazie al quale sarà possibile vedere filmati tematici provenienti dalle Teche Rai.
In cartellone sono presenti nomi di spicco nazionali e internazionali come Peppino di Capri, James Senese, Peppe Barra, Noa, Maria De Medeiros, Niki Nicolai con Stefano di Battista, Tosca. Nicola Piovani si esibirà a novembre con un’edizione speciale dedicata interamente Napoli, del suo spettacolo La musica è pericolosa. In programma anche concerti di Valentina Stella, Flo ed EbbaneSis.
Uno degli eventi più importanti e attesi è certamente il ritorno di Roberto De Simone che assieme a Davide Iodice, nella notte del 24 dicembre porterà in scena Ninna Nanna a Gesù bambino, in cui è inserito Oh stupor oh portentum, mottetto pastorale di Giovanni Paisiello, una produzione Napoli Teatro Festival.
Altro progetto di grande interesse è Musica Simeoli… manca solo Mozart, spettacolo scritto e diretto da Antonio Grosso, attraverso Marco Simeoli racconta la storia dello storico negozio di musica di via san Pietro a Majella. Ufficialmente la stagione inizia il 30 ottobre con il musical di canzoni classiche Adagio napoletano. Cantata d’ammore, scritto e diretto da Bruno Garofalo, con Valentina Stella, Lello Giulivo, Antonio Murro e Gigio Morra. Tutto il mese di febbraio sarà dedicato a Patroni Griffi. Un altro omaggio sarà quello a Renato Carosone nel centenario della sua nascita. All’interno della programmazione anche l’opera Il flauto magico di Mozart, regia e traduzione in napoletano barocco di Mariano Bauduin, prodotto dal Teatro Verdi di Salerno.
Ogni mercoledì da novembre a maggio si svolgerà il talent TerraeMotus Neapolitan Talent, nome che omaggia il Terrae Motus di Lucio Amelio, una palestra di nuove voci che porterà alla selezione di giovani artisti di quella che sarà la compagnia stabile del Trianon Viviani.
La programmazione comincia però a settembre 2020 con un progetto di Nello Mascia dal titolo Viviani in strada che, in occasione del settantesimo anno dalla morte del drammaturgo stabiese, porta in scena tre atti unici di Raffaele Viviani del 1918 dedicati proprio a Porta Capuana, al Borgo Sant’Antonio Abate e alla ferrovia, tracciando in un’ideale mappa storica e sociologica dei dintorni.
Il lavoro di Nello Mascia coprirà tre anni di produzione e sarà incentrato sulla strada, i vicoli e le piazze in cui Viviani osservava la vita che poi trasferiva nelle sue composizioni. Coinvolte anche le scuole, attraverso la rassegna Viviani uno di noi che porterà i più giovani a conoscere uno dei più importanti drammaturghi del Novecento, attraverso lo studio dei testi e la loro messa in scena.
Gli aspetti sociali e pedagogici del nuovo Trianon Viviani non si fermano qui. Si rinnova infatti la collaborazione con Dedalus Cooperativa sociale, con un progetto rivolto alle donne nigeriane, e Femminile plurale con il progetto La scena delle donne di Marina Rippa.
In fine Davide Iodice ha ideato e curato poi il progetto Il Teatro delle Persone, una serie di laboratori che andranno a costruire un Centro nazionale d’Arte e inclusione sociale.
A breve verrà rinnovato il sito internet del teatro, ma è già possibile informarsi per gli abbonamenti e i biglietti. In questo momento la capienza consentita dalle ordinanze anti Covid-19 è di 200 posti, ma si spera che la situazioni migliori per poter godere al meglio della ricchissima offerta musicale e teatrale del Trianon Viviani.
Per restare informati sulla programmazione del Teatro Trianon Viviani è possibile visitare anche la pagina Facebook.
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