Nel freddo e piovoso pomeriggio autunnale, Giulio corre verso il suo prossimo appuntamento di lavoro. Da una strada laterale un motorino lo investe in pieno lasciandolo, dolorante, sulla strada bagnata. Molti lo aiutano a rialzarsi; in realtà non ha subito alcun danno.
Il ragazzo del motorino si scusa ma Giulio lo tranquillizza perché anche lui avrebbe dovuto guardare prima di correre e, certo, il suo attraversamento non era stato dei più attenti.
Solo allora si accorge che la sua cartella è sparita. Nella confusione qualcuno gliel’ha sottratta. Ma, a parte i documenti personali e pochi spiccioli, per fortuna ha ancora in tasca il biglietto del treno per il ritorno e il cliente, dal quale deve recarsi, ha già ricevuto, via fax, la documentazione della merce richiesta.
Non ci sono conseguenze irrimediabili e, inoltre, lui preferisce non tardare al suo importante appuntamento di lavoro.
Dopo qualche ora, in treno, pensa con noia alla trafila delle pratiche burocratiche da sbrigare per la denuncia del furto; decide che andrà domani in questura, ora è stanco e ha solo voglia di ritornare a casa.
Nell’ingresso, buio, chiama sua moglie e suo figlio ma non ottiene risposta. Certo saranno ancora fuori per qualche compera pensa e, poi, non è ancora tardi. Seduto sul divano guarda la televisione. Suona il telefono:
-Il signor Paone?
Sì?
Senta, sono il commissario della sezione di polizia del quartiere. La prego di raggiungerci al più presto.
Mentre si riveste pensa che avrebbe almeno potuto chiedere il perché di quella convocazione. Un uomo, gentile, con la mano sudata lo fa accomodare e gli porge un bicchiere d’acqua. La notizia è di quelle che possono schiantare un uomo per quanto forte.
– Sua moglie e suo figlio sono rimasti coinvolti in un incidente automobilistico sull’autostrada Napoli- Roma all’altezza dello svincolo di Capua.
E poiché lui, inebetito, si guarda intorno senza parlare, il commissario continua- Sono ricoverati all’Ospedale di Caserta. Se vuole la faccio accompagnare- Poi tace poiché non ha il coraggio di dirgli tutta la verità.
La reazione del povero uomo continua a meravigliare il commissario.
Ma lui, il signor Paone, è sicuro che si tratti di un probabile errore poiché non riesce ad immaginare sua moglie e suo figlio in macchina ed in quel luogo.
Quando esce dall’ospedale, dopo il riconoscimento di rito, è ormai notte. Nell’aria fredda, va verso la stazione cittadina continuando a chiedendosi che motivo avevano avuto, sua moglie e suo figlio, per stare su quella strada e, per di più a quell’ora insolita. Dove andavano? Non lo saprà mai. Non saprà che qualche ora prima sua moglie aveva ricevuto una telefonata da un commissariato di Roma. Qualcuno l’aveva avvertita che suo marito era morto, investito da un tram in una strada periferica della capitale. Solo nei giorni successivi il poveretto saprà tutta la dinamica della disgraziata giornata.
Fine della storia… oppure no… qualche mese dopo, una mattina, mentre è allo sportello della sua filiale bancaria per effettuare un prelievo, due signori, in borghese, gli si affiancano. 
– Signor Paone?
Sì?
– La prego ci segua; è per un semplice chiarimento.
Al vicino commissariato gli contestano alcuni reati fra i quali: appropriazione indebita di danaro e sostituzione di persona. Il signor Giulio Paone, infatti, era morto, qualche mese prima, investito in una strada di Roma.
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Foto di Gioele Fazzeri da Pixabay


L’AUTORE
Anche nei racconti che riferiscono del quotidiano Francesco Divenuto svela la sua anima da giallista, con immancabile finale spiazzante. Ed ecco che questa volta propone un vero e proprio thriller di fine estate. A lettrici e lettori, l’enigma da interpretare.
Già professore ordinario di storia dell’architettura all’università Federico II di Napoli, Divenuto ha anche scritto numerosi saggi su riviste specializzate e d due romanzi “Il capitello dell’imperatore. Capri: storie di luoghi, di persone e di cose” e “Vento di desideri “(edizioni scientifiche italiane). Tra gli ultimi libri realizzati, quelli a più voci dal titolo La casa nel Parco. Un giorno tra il Museo e il Real Bosco di Capodimonte (AGE 2020), Agorà, ombre e storia nelle piazze di Napoli (La Valle del Tempo, 2021) curati con Clorinda Irace e Mario Rovinello, e Un giorno lungo una vita. Storie di tanti e di noi stessi (La Valle del Tempo 2024) dove raccoglie anche alcuni racconti pubblicati sul nostro portale come quello intitolato “Madre”

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