Una donna che racconta le donne, al Pan di Napoli con la mostra “La prima pietra”, aperta al pubblico fino al 15 Marzo 2013. E’ Brunella D’Auria, in arte Bruia, l’artista che a partire dalla figura di Maria Maddalena intesse con un filo rosso una trama fatta di storie, ognuna a se stante, ognuna accomunata dalla sopraffazione di un mondo maschile talvolta deviato e dalla volont  di reagire con forza e dignit  alle umiliazioni subite. Il vernissage della mostra, che ha visto l’artista Mariagiulia Fiorino impegnata in un evento performativo, si è tenuto lo scorso 8 marzo, per una precisa volont  di commemorare quella triste giornata del 1908, quando un gruppo di operaie di una industria tessile newyorchese, in sciopero per protestare contro le disumane condizioni di lavoro costrette a subire per necessit , rimasero chiuse, intrappolate in una morsa di fuoco che le condusse alla morte all’interno del fabbricato.
Questa mostra personale è il riassunto di un percorso artistico e una necessit  di non tacere ma di urlare a gran voce contro le brutali violenze che ogni giorno le donne nel mondo sono costrette a subire da milioni di uomini incapaci di dominare i propri istinti di prevaricazione e dominio. La lapidazione, l’infibulazione sono pratiche disumane che condannano a un destino di sofferenza e se non a una morte atroce; persino nel nostro “”emancipato Occidente le donne di qualsiasi et , soprattutto negli ultimi anni, sono state le vittime innocenti dei crimini più efferati.
“Tutto è nato dallo sguardo di una donna condannata alla lapidazione afferma Bruia- I cui occhi mi hanno ricordato la forza rassegnata di una tigre in gabbia piena di rabbia, di forza, di rancore. Da quel giorno ho cominciato la mia ricerca convinta che non si possono chiudere gli occhi di fronte a queste realt  drammatiche che ancora riempiono le pagine di cronaca”.
Le opere di Bruia sono tele di differente formato, lavorate con tecniche disparate spessori e consistenze cambiano, si alternano, si accavallano. Cos gli acrilici si accostano agli olii, le cere, i gessi e le forme lasciano un po’ di spazio alle parole che attraversano le tele come linee di colore ma intrise di significati indelebili. L’esposizione è accompagnata dalla proiezione di un video di Giuseppe D’Angelo.

PAN, Palazzo delle Arti
Via Dei Mille 60, Napoli

www.palazzoartinapoli.net

Un’opera dell’artista

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