I colori di Partenope stucchi, marmi, intonaci sui palazzi storici di Napoli si apre al Pan, oggi pomeriggio, alle 17, l’anno sociale dell’associazione Incontri napoletani, fondata da Tina Giordano Alario. Al dibattito, moderato da Alessandro Castagnaro e introdotto dall’assessore alla cultura del Comune di Napoli, Nino Daniele, partecipano Aldo Aveta che affronter  il tema del rapporto che lega tradizione dei colori e identit  culturale; Renata Picone che parler  della conservazione delle superfici storiche; Giordano che discuter  sul trattamento di alcuni dei nostri maggiori monumenti storici; Massimo Rosi che si soffermer  su colori e forme di un grande architetto del 700 napoletano, Mario Gioffredo, tra presente e passato.
La riflessione sui colori di stucchi, marmi e intonaci dei palazzi storici cittadini è una ricognizione dell’identit  di una citt  e delle suggestioni visive che offre. Il colore la rende immediatamente riconoscibile, come un prolungamento della natura rimanda ai materiali che ne costituiscono il corpo stesso. La natura tellurica e vulcanica della geologia partenopea si riflette nel giallo dorato del tufo e nel grigio plumbeo della pietra vesuviana e del piperno, nel rosso delle facciate delle case che caratterizzano la grande tradizione architettonica di Napoli.
L’incontro è promosso in occasione del restauro della statua in marmo di S. Teresa d’Avila re, compatrona di Napoli (1664) presente nella omonima chiesa di Chiaia (Via Vittoria Colonna 22) per i 500 anni dalla nascita. Il ripristino del’opera di Fanzago è realizzato sotto l’alta sorveglianza della Soprintendenza speciale per il PSAE e il Polo museale citt  di Napoli e Reggia di Caserta, con il supporto non solo dell’associazione Incontri napoletani ma anche di Linvea industria vernici e Giovanna Izzo Restauri.

In foto, la locandina dell’incontro

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