I Sovrani 3. Dall’11 ottobre, la terza serie sul Regno di Napoli, visto in chiave comica, sarà trasmessa da Canale 8, Tele A, Piu enne, Televomero, Telecapri, Tv luna.
Cento attori coinvolti, carrozze, cavalli, costumi, un galeone, locomotiva a vapore, luoghi borboniche come Villa Raucci a Cardito, villa Tufarelli a San Giorgio, Caiazzo, Caserta Vecchia.
La serie con Marco Lanzuise e Salvatore Turco ha la regia di Nedo Novi. Direttore alla fotografia Roberto Di Costanzo, progetto in coproduzione con Euronics gruppo Tufano della famiglia Cafarelli. Un programma in dieci puntate, da 20 minuti ciascuna.
In onda, i retroscena storici: dalle mazzette consegnate da Cavour al generale Landi per dare via libera ai garibaldini nella risalita del Regno delle due Sicilie, al Garibaldi juventino, dal Francischiello che non amava far le guerre, al popolo che in fin dei conti amava il suo Re Bomba, ai primi emigranti, alle storie dei cowboy che arrivano a Napoli per aiutare il re.
Dopo la prima serie sugli albori del regno di Napoli e la seconda serie dedicata al periodo giacobino, gli spettatori vengono catapultati nell’epoca garibaldina.
«Le gag – racconta Massimiliano Triassi, produttore della fortunata serie televisiva – sono sempre le stesse. Quelle che caratterizzano il nostro gruppo di lavoro. Sul set abbiamo riso tantissimo, oltre che lavorare duro in un periodo di pandemia in cui, invece di ritirarci in buon ordine abbiamo deciso di investire. Per far sorridere, ma anche pensare alle contraddizioni della Storia del Regno che ci viene raccontata nei libri di scuola».
Oltre a Lanzuise e Turco, nel cast Lisa Fusco, Anna Fusco, Caterina De Santis, Oscar di Maio, Alan De Luca, Rosario Verde (Fransceschiello); Lino D’Angiò (Cavour), Vincenzo Merolla (il corrotto generale Landi), Lello Pirone (Vittorio Emanuele), Pietro Vitolo (ambasciatore) Vincenzo Cuomo (Garibaldi), il cantante Antoine (Liborio, capo della polizia), Andreina Raucci (Maria Teresa), Emanuela Giordano (Sofia d’Austria moglie di Franceschiello), Lucio Ciotola (al quale è commissionato l’inno di Mameli), Luigi Attrice, Antonio Fiorillo (scagnozzi di Tore e Criscienzo), Peppe Laurato (il contadino), Antonio Ottaiano (Tore e Criscienzo) per interpretare la musica del tempo.
In pagina, foto della terza serie