Teatro minimo nel Teatro Instabile Napoli. Sembra un gioco di parole, e invece è quanto andr in scena a partire da gioved 25 giugno e fino al 26 luglio proprio al TIN di Vico Fico del Purgatorio ad Arco 28, nelle suggestive segrete del palazzo appartenuto alla famiglia Spinelli dei Principi di Tarsia.
Teatro “minimo” perch sar utilizzata soltanto una parte della struttura ospitante, l’anfratto minore retrostante le gradinate, intendendolo a mo’ di cappella. Volendo cos ovviare alle problematiche date dalla complessit architettonica (pianta ellittica, otto archi e disposizione a deambulatorio attorno ad un fulcro centrale) e dall’antichit dell’insieme che creano una serie infinita di variabili circa l’utilizzazione dello spazio. Tutto il progetto è pensato per essere realizzato al Teatro Instabile, cos denominato dal suo fondatore ed attuale direttore Michele Del Grosso “per andare contro i conformismi culturali”, e oggi sorta di ponte generazionale tra un passato recente napoletano non ancora del tutto storicizzatosi e alcuni tra attori e registi emergenti. Quella che esordir stasera sar la performance di chiusura dell’intera rassegna “Teatro Minimo”, curata da Stefania Russo, ventiseienne laureata in Cultura e Amministrazione di Cultura e Amministrazione dei Beni culturali, e da Stefano Taccone, anch’egli giovane laureato, in Conservazione dei Beni Culturali.
Il progetto è partito nel dicembre 2008 e ha gi visto l’alternarsi di cinque artisti visivi italiani, tutti chiamati a concepire quell’anfratto come una sorta di teatro in miniatura. Ospitate rappresentazioni con una propria dimensione anche (in questo caso soprattutto) al di fuori del singolo evento: è il caso del progetto “PNP: Progresso non Pubblicit “, presentato in anteprima al TIN da Rosaria Iazzetta, ma nato per essere portato nel contesto cittadino, in quanto affronta le tematiche della legalit e del racket; numerosi enti a supporto, tra gli altri il Coordinamento Napoletano Antiracket.
Il lavoro di sperimentazione, che ha scelto come spazio d’osservazione il teatro per arrivare a un pubblico più vasto di quello dell’arte contemporanea, ponendosi in un’ottica globale, è ora affidato all’Institute for Standard Research, duo formato dagli artisti visivi Danilo Correale e Mirko Smerdel, che indaga nel campo degli standard legati all’immaginario, analizzando come fatti minimi ed insignificanti cambino poco a poco la percezione degli oggetti reali. Quello teatrale è perciò soltanto il luogo punto di partenza, il “Case study n 1”, da intendersi inserito in un procedimento di studio che prosegue al di l del singolo evento. Correale è prevalentemente un fotografo e indaga i punti di non ritorno tra realt e finzione; il lavoro di Smerdel ruota invece attorno al rapporto tra persone, luoghi, storie e architetture e alle loro possibili interconnessioni.
La “prima” sar gioved 25 giugno alle ore 22,30; poi e fino al 26 luglio su appuntamento.
Teatro Instabile Napoli,
Vico Fico del Purgatorio ad Arco 28
info : 3291410934 ; 3203560239
Nella foto in alto, la locandina dello spettacolo. Nelle foto in basso, il vico Fico Purgatorio ad arco