Storie di musiciste geniali. Compositrici innovative. Interpreti sublimi. Donne uniche capaci di emergere in un mondo che avrebbe fatto volentieri a meno di loro.
Ad alcune fu impedito di suonare, altre non poterono firmare le composizioni frutto del loro lavoro, mentre le porte dei conservatori erano aperte solo per gli uomini, la Chiesa proibì a loro di cantare, la società le relegò a un ruolo ancillare, subordinato al volere maschile…
Delle loro vicende parla nel suo libro edito da Utet Beatrice Venezi, giovane direttore d’orchestra, che sarà a Napoli domani sabato 2 ottobre per i concerti organizzati all’Orchestra Nuova Scarlatti.
Il titolo del volume “Le sorelle di Mozart” è anche quello dell’appuntamento napoletano. Il concerto si svolgerà alle 19:30, nel Cortile delle Statue dell’Università Federico II di Napoli, in Via Paladino 39.
Venezi incontrerà alle 18:15 gli spettatori del concerto che desiderano partecipare, anticipandosi, e i giornalisti accreditati per parlare del suo ultimo libro e presentare il programma musicale.
L’incontro musicale di sabato 2 ottobre, che conclude Unimusic 2021, il Festival realizzato dalla Nuova Orchestra Scarlatti in collaborazione con l’Università Federico II, è un originale concerto con tanti motivi di interesse, tutto dedicato a musiche di compositrici di ieri e di oggi.
Fra le tante opere proposte, la riscoperta di una bella Sinfonia romantica di Louise Farrenc, compositrice francese dell’ ‘800 che, nonostante la grande ammirazione dei suoi contemporanei, molto dovette lottare per ottenere un riconoscimento professionale pari a quello dei suoi colleghi maschi.
Inoltre, la singolare Cavalcata grottesca di Emilia Gubitosi, colta esponente della scuola napoletana del ‘900; poi, dal passato al presente, in programma un brano orchestrale di ipnotica suggestione intorno al mito di Medea della romana Silvia Colasanti (classe 1975), considerata la compositrice italiana vivente al momento più eseguita e rappresentata in Europa, sempre con grande impatto e successo.
E, ancora, l’intenso In memoriam della compositrice albanese Lejla Agolli (classe 1950), il canto di una madre al tempo della guerra del Kosovo, che si scioglie infine in una luminosa atmosfera di pace, un brano che la Nuova Orchestra Scarlatti ha eseguito in prima esecuzione assoluta in Vaticano in occasione del Giubileo delle Donne del 2000, con clarinetto solista Gaetano Russo.
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