Le parole sono creative. Rispecchiano la realtà percepita e variano a seconda da chi la trasmette. Riportano immagini, creano visioni, inviano a l futuro: un mondo che trasforma continuamente con l’integrazione il linguaggio è innovativo e guarda al cambiamento. Si nutre di lingue differenti e le concepisce come gioco educativo in una società multiculturale come dovrebbe essere quella attuale, oltre discriminazioni e pregiudizi.
E il laboratorio linguistico multimediale dell’università campana Luigi Vanvitelli non poteva nascere sotto un segno più sorridente di quello dell’Arte che scrive. I nove pannelli curati dall’artista napoletana Carla Viparelli traducono artisticamente la mission dell’iniziativa: la capacità di esprimersi attraverso lingue diverse e media differenti.
Un contenitore linguistico immaginato e battezzato con opere artisti come Emilio Isgrò, Dino Izzo, Leonardo da Vinci, Antonello Tagliafierro, Cy Twombly, Ben Vautier, Miniaturisti Codici medioevali, streetartisti in mostra permanente.
Lo spazio è stato inaugurato ieri a Caserta, al piano terra di viale Ellittico su iniziativa dei dipartimenti di psicologia e di scienze politiche. Presenti, tra gli altri, il rettore Gianfranco Nicoletti e l’assessore alla cultura di Caserta Enzo Battarra all’incontro coordinato dalle docenti Lucia Abbamonte (anima dell’iniziativa) e Elvira Falivene.
La realizzazione del laboratorio è in sintonia con un obiettivo rilevante nelle politiche dell’Unione europea, che riconosce nel multilinguismo una componente essenziale del suo patrimonio.
In foto, “un assaggio” dei pannelli

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