Studiare da magistrati. È stato presentato in diretta streaming con il procuratore nazionale Antimafia Federico Cafiero De Raho e il presidente del Consiglio di Stato Filippo Patroni Griffi il corso di laurea in Giurisprudenza dell’Ateneo destinato alla preparazione del concorso in Magistratura.
Al via da settembre il progetto dell’Università Suor Orsola Benincasa già sede da oltre vent’anni del primo corso di studi giuridici a numero programmato nel Mezzogiorno.
Il nuovo biennio di alta specializzazione sarà una vera e propria “Scuola” di preparazione al concorso in magistratura.
«È la prima volta che in Italia si crea uno specifico percorso di studi universitari dedicato alla preparazione dei futuri magistrati – spiega il Rettore del Suor Orsola, Lucio d’Alessandro – ma in base alle esperienze accumulate dai nostri migliori laureati ci è parso fondamentale che un processo formativo così importante potesse iniziare già in sede universitaria con una preparazione costruita su misura insieme ad un comitato scientifico di giuristi e magistrati».
Una vera e propria ‘scuola’ anche dal punto di vista del rapporto numerico docenti-discenti visto che sarà aperto soltanto a 60 allievi, di cui 30 provenienti dal triennio di studi del Suor Orsola e 30 selezionati con un bando di concorso aperto a tutti gli studenti di giurisprudenza delle Università italiane che abbiano superato il primo triennio di studi anche con particolari requisiti di merito.
Previsti esami specifici di tecniche di scrittura e argomentazione giuridica, prove pratiche di problem solving di casi giuridici e approfondimenti speciali in diritto amministrativo, civile e penale anche con esami scritti e con una continua attenzione all’evoluzione giurisprudenziale.
Accanto ai docenti dell’Ateneo ci saranno numerosi magistrati, tra cui Maurizio Santise a Gaetano Carlizzi, per garantire la vocazione pratica e professionalizzante del metodo didattico.
Un’anteprima questa a un’ampia riflessione sui temi più attuali del diritto al tempo dell’emergenza Coronavirus organizzata con la presentazione in anteprima nazionale del volume “Diritto e Covid-19” (Giappichelli Editore) a cura dei magistrati Gian Andrea Chiesi e Maurizio Santise.
Un volume che raccoglie gli interventi di giuristi e magistrati appartenenti a tutte le giurisdizioni con l’obiettivo di interrogarsi sui mutamenti del diritto conseguenti allo stato emergenziale dovuto alla recente pandemia.
«Dal diritto civile al diritto penale, dal diritto amministrativo a quello tributario, passando attraverso il diritto processuale e quello sportivo, senza dimenticare il diritto sovranazionale, nessuna disciplina può dirsi immune agli effetti del Covid 19 – evidenzia Santise – e gli studiosi sono chiamati ad interrogarsi soprattutto sulla frenetica normativa esplosa in questi tempi valutando se sarà solo ‘diritto dell’urgenza’, destinato ad estinguersi con il cessare del momento di crisi o se darà lo spunto per una definitiva metamorfosi dell’ordinamento giuridico».
Gli autori del volume hanno donato i proventi derivanti dai loro compensi all’Azienda Ospedaliera dei Colli di Napoli, che si è distinta a livello mondiale nella cura e nella ricerca delle malattie provocate dal Covid-19.
Per saperne di più
www.unisob.na.it/giurisprudenza
Per chi vuol seguire il dibattito tenutosi ieri, giovedì 9 luglio, può collegarsi al seguente link https://www.facebook.com/unisob/videos/3166301713477834