La Medicina applicata alle discipline umanistiche, alle scienze sociali e alle arti. Nasce all’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli il primo percorso universitario di alta formazione nel Mezzogiorno Medical humanities. Una strada per curare le persone nel loro complesso, non solo sul piano fisico.
Il master conta su una squadra internazionale: dalla Clinical Education and Narrative Medicine dello Sbarro Health Research Organization della Temple University di Philadelphia all’Università “Campus Bio-Medico” di Roma, dall’Azienda Ospedale dei Colli di Napoli alla Società Italiana di Medicina Narrativa.
Medicina narrativa, comunicazione medico-paziente, biblioterapia, narrativizzazione della relazione di cura, umanizzazione delle cure, pedagogia clinica saranno tra i principali settori di studio del Master che ha scelto uno dei massimi esperti mondiali di NeuroHumanities, come Stefano Calabrese, professore ordinario di Comunicazione narrativa all’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia.
La sua lectio inauguralis è prevista domani, venerdì 29 maggio, alle 15 su Google Meet, che sarà la piattaforma didattica della prima edizione del Master. Si svolgerà eccezionalmente in modalità integralmente digitale così come previsto dalle norme del governo per fronteggiare l’emergenza Coronavirus (iscrizioni aperte fino all’11 giugno con bando su www.unisob.na.it/medicalhumanities).
Introdurranno la prima tappa, i rettori dell’Università Suor Orsola Benincasa, Lucio d’Alessandro e del “Campus Bio-Medico” di Roma, Raffaele Calabrò. Il Master, vista la formula digitale, sintetizzerà in due mesi le sue lezioni e gli approfondimenti in modalità e-learing e darà poi la possibilità agli allievi di scegliere, anche nei successivi 12 mesi dal conseguimento del titolo, la possibilità di svolgere gli stage attraverso la consulenza dell’Ufficio di Job Placement del Suor Orsola.
Iscrizioni aperte fino all’11 giugno (ecco dove scaricare il bando: www.unisob.na.it/medicalhumanities).
In foto, un ricercatore al lavoro: “Medical humanities” combina l’indagine scientifica con l’umanizzazione delle cure