Una dimora della canzone napoletana. Quella di Ernesto e Roberto Murolo in via Cimarosa 25 (Vomero, foto) che sarà aperta a cittadinanza e turisti. Sarà un luogo accessibile tra visite guidate, attività di formazione, studio e consultazione.
Sulla scia di un protocollo d’intesa già attivo con l’Università Federico II e di una partnership con Napulitanata, associazione giovanile impegnata nella valorizzazione della canzone napoletana, e in attesa di formalizzare un accordo con il Conservatorio San Pietro a Majella, ripartono le attività della Fondazione Murolo presieduta da Mario Coppeto e contestualmente.
La Fondazione punta a stipulare e consolidare protocolli d’intesa e partnership sul territorio, sia con enti istituzionali sia con associazioni, soprattutto giovanili. Di questo e tanto altro si è parlato durante la conferenza di stamattina: in collegamento audio, Renzo Arbore ha raccontato della grande amicizia che lo legava a Roberto Murolo, ricordando, come fa spesso, di essere cresciuto con la sua musica.
Nel dopoguerra, Murolo ha rilanciato la canzone napoletana anche tra gli intellettuali, la borghesia e gli italiani del Nord grazie al suo modo elegante di interpretare i brani. Arbore ha dedicato un affettuoso ricordo anche al compianto Nando Coppeto con cui ha felicemente sostenuto Murolo.
La Fondazione Roberto Murolo onlus, ha sede nel quartiere Vomero di Napoli, nella storica abitazione della famiglia, oggi Casa Museo Murolo, in via Cimarosa 25. Il palazzo, parte integrante del complesso edilizio della Funicolare Centrale di piazza Fuga, fu costruito nel 1928. Si trova sul percorso che porta, anche attraverso scale mobili a Castel Sant’Elmo e al complesso museale della Certosa di San Martino.
L’appartamento, composto da otto ambienti, ripostigli e servizi per un totale di 160 metri quadrati è collocato al piano ammezzato dell’edificio e, sin dalla costruzione, è stato la residenza della famiglia Murolo. In queste stanze, delle quali sono state salvaguardate conformazione, tinta e decorazioni, ancora arredate con l’antico mobilio ottocentesco e le suppellettili dell’epoca, prima il poeta e drammaturgo Ernesto e poi suo figlio Roberto, hanno ospitato grandi personaggi della cultura napoletana: da Salvatore Di Giacomo ai fratelli De Filippo, da Libero Bovio a Totò, da Raffaele Viviani a Roberto Bracco, da Francesco Paolo Tosti al maestro Ernesto Tagliaferri per citarne alcuni.
Personalità che, nel corso degli anni, diedero vita a un ideale “cenacolo”, caratterizzato da discussioni e progetti musicali, teatrali, radiofonici, giornalistici e cinematografici. Sulla facciata dell’ingresso sono poste due lapidi commemorative ad opera del Comune di Napoli. La prima, risalente agli anni Sessanta del secolo scorso, ricorda la figura del grande poeta Ernesto Murolo, padre di Roberto, mentre l’altra è stata collocata nel 2012, in occasione del centenario della nascita del maestro.

Per saperne di più
www.casamuseomurolo.com

Via Cimarosa/Casa Murolo, the temple of Neapolitan song, will be open to the public. It was a meeting place for many artists and intellectuals, from Salvatore Di Giacomo to Totò
The home of the Neapolitan song. The apartment of Ernesto and Roberto Murolo in Via Cimarosa 25 (Vomero) will be open to citizens and tourists. It will be an accessible place for guided tours, training, study and consultancy activities.
Following an already active agreement with the Federico II University and a partnership with Napulitanata, a youth association dedicated to the promotion of Neapolitan song, and pending the formalisation of an agreement with the Conservatory of San Pietro a Majella, the activities of the Murolo Foundation, chaired by Mario Coppeto, are being relaunched.
The Foundation’s aim is to establish and consolidate agreements and partnerships in the area, both with institutional bodies and with associations, particularly youth associations. This and much more was discussed at this morning’s conference: via audio link, Renzo Arbore spoke of the great friendship that bound him to Roberto Murolo, recalling, as he often does, that he grew up listening to his music.
In the post-war period, thanks to his elegant way of interpreting songs, Murolo revived the Neapolitan song among intellectuals, the bourgeoisie and northern Italians. Arbore also paid loving tribute to the late Nando Coppeto, with whom Murolo was always happy to collaborate.
The Roberto Murolo Foundation onlus is based in the Vomero district of Naples, in the historic family home, now the Casa Museo Murolo, at 25 Via Cimarosa. The building, part of the Funicolare Centrale complex in Piazza Fuga, was built in 1928. It is on the route that leads, also by escalator, to Castel Sant’Elmo and the museum complex of the Certosa di San Martino.
Located on the mezzanine floor of the building, the flat,
with eight rooms, storerooms and services covering a total surface area of 160 square metres, has been the residence of the Murolo family since it was built. In these rooms, whose shape, colours and decorations have been preserved and which are still furnished with the old furniture and furnishings of the 19th century, first the poet and playwright Ernesto and then his son Roberto welcomed the great personalities of Neapolitan culture: from Salvatore Di Giacomo to the De Filippo brothers, from Libero Bovio to Totò, from Raffaele Viviani to Roberto Bracco, from Francesco Paolo Tosti to Maestro Ernesto Tagliaferri, to name but a few.
Personalities who, over the years, have given life to an ideal “Cenacle”, characterised by discussions and projects in music, theatre, radio, journalism and film. On the façade of the entrance there are two commemorative plaques from the Municipality of Naples. The first, from the 1960s, commemorates the figure of the great poet Ernesto Murolo, Roberto’s father, while the other was placed in 2012, on the occasion of the centenary of the master’s birth.

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