Magnifica e pura come una perla. Venere sorge splendida da una conchiglia. Adornata solo dei suoi capelli dorati, è una giovane donna che irradia candore, unito a gentilezza. Botticelli la dipinge nell’armonia di una composizione dove il mondo sembra luogo perfetto dell’anima. La fanciulla incarna una bellezza innocente di cui le perle sono ornamento perfetto. Mai vistose, sempre discrete.
Amiche silenziose, hanno accompagnato con rigorosa semplicità anche Benedetta e Beatrice più emozionate ancora, forse, della loro madrina, Daniela Garofalo. Che, con il suo giovane marchio lucedeimieiocchi (appena 34 mesi di vita) ha loro dedicato una linea di gioielli da presentare nel corso dell’edizione 2021 di Vicenzaoro, fiera internazionale di riferimento per l’intero comparti dei preziosi.
Una manifestazione in presenza, dopo l’uragano scatenato dal Covid 19 che ha imposto, durante l’emergenza, una distanza dolorosa, necessaria, tuttavia, per evitare il contagio.
A Daniela l’emozione faceva tremare quasi le gambe per quel debutto globale, ma il pensiero di non essere da sola la confortava. Con sé aveva orecchini e anelli creati per questi due ideali femminili.
Benedetta: intellettuale, sognatrice, raffinata. Preferisce restare in silenzio; però, quando crede fortemente in qualcosa, sa bene come farsi ascoltare.
Beatrice, persona meravigliosa e inaccessibile. Ispirata dalla creatura celeste descritta da Dante Alighieri: un riferimento letterario spirituale immortale, che cade proprio a 700 anni dalla morte del poeta.
Dopo un forte sospiro rassicurante e distensivo, Daniela si è immersa nella folla dei contatti di questo hub mondiale, decisa a far conoscere le proprie creazioni in oro, ma anche quelle d’argento, tra cui spicca il braccialetto di Alba.
Alba è una gioiosa bambina di 4 anni con sindrome di down, adottata da Luca Trapanese, papà speciale con il volontariato nel dna: sempre sollecito nell’alleviare la sofferenza altrui.
Dopo la collanina, lanciata al Tarì, centro orafo di Marcianise, nella scorsa primavera, ecco il braccialetto con lo stesso simbolo: l’occhio che, in un intreccio di linee, avvolge un piccolo cuore.
Pure il ricavato dalla vendita di questo oggetto andrà al progetto “La casa di Matteo“ creata da Luca, residenza per l’infanzia segnata da gravissime patologie, abbandonata alla nascita. Un modo per restituire il diritto al sorriso a chi non sa di averlo.
Con la forza delle parole alimentate dalla passione. Così ha parlato Daniela a distributori provenienti da Grecia, Spagna, Svizzera, Macedonia per far arrivare il suo design nelle gioiellerie di quei paesi lontani, ma anche in quelle di tutta Italia.
Il coraggio non le manca. La tenacia, nemmeno. E il suo amore ha le ali della creatività che la spingerà a volare molto in alto.
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