Venerd 29 e sabato 30 maggio 2009 (dalle ore 17,00 alle ore 22,00, ingresso libero, fino ad esaurimento posti) si terr la XVI edizione del “Coreografo elettronico”, il festival internazionale di video danza ideato e diretto da Marilena Riccio per “Napolidanza”, al PAN, Palazzo delle Arti di Napoli.
Saranno presentate centoventi video-opere da venticinque paesi del mondo (tra i quali, naturalmente l’Italia) nelle quali, secondo la Riccio “si potranno assaporare, oltre a coreografie di altissima qualit , tutti i costumi, le abitudini e le tradizioni di ogni paese che partecipa all’iniziativa”.
” un passo notevole per Napoli, che si render il centro propulsore della diffusione, la catalogazione e l’archiviazione dei linguaggi della danza contemporanea in formato elettronico” secondo la Riccio “ed un modo alternativo per promuovere la rinascita e l’internazionalizzazione della danza napoletana nel mondo”.
Il PAN ha incoraggiato quest’iniziativa per favorire l’avvicinamento dei giovani artisti, ma non solo, alla danza e si è posto come promotore di una nuova e particolarissima forma d’arte: la danza in formato elettronico, infatti, non suscita interesse solo tra gli esperti di danza, ma anche tra tutti gli artisti appartenenti al campo della coreografia, della regia e dell’arte in generale. Anche psicologi, sociologi ed antropologi avranno modo di conoscere le tradizioni di tutti i paesi aderenti all’iniziativa, attraverso la loro danza.
La giuria di esperti, composta da Ada D’Adamo, Annalena Antolini, Gianfranco Di Vito, Mariano Sacco, comunicher , sabato 30 maggio, i lavori vincitori dell’edizione 2009 della rassegna, ai quali verranno assegnati, in serata il “Premio Napolidanza” per la migliore opera in concorso, ed il “Premio Giovani Autori”, per la migliore produzione indipendente.
Corposa è la presenza di artisti italiani, tra i quali da segnalare “Sisma”, opera sul terremoto in Friuli del 1976, su progetto di Paola Galliussi Ceron, con suoni originali della scossa del 7 maggio del 1976; o il viaggio-documento “Cercando Sheherazade” di Maria Strova, il primo documentario europeo di produzione italiana sull’arte della danza del ventre, girato tra Italia e Tunisia.
In un intrecciarsi di corpi e movimenti sinuosi si potranno vedere l’eleganza francese, la sensualit spagnola e brasiliana, l’eccentricit giapponese o coreana, ed ancora l’Argentina, l’Olanda, la Turchia, tutte riunite in una manifestazione che mira, non solo a promuovere la danza nel mondo, ma anche a stabilire rapporti tra artisti di tutto il mondo, e che vedr a Napoli il suo centro, quasi per avviare la citt verso la sua tanto aspirata rinascita artistica.
Le video-opere sranno visibili sul sito: www.muvideo.biz
Altre informazioni sul sito: www.napolidanza.com
Nella foto, il PAN