Father&Son adesso parla anche napoletano. Il videogioco narrativo in 2D realizzato dall’Associazione “Tuo Museo” per il Mann e lanciato in tutto il mondo, dal 27 marzo, potrà essere scaricato in lingua partenopea (foto) su Google Play, e, a seguire, su App Store. La traduzione è stata curata da un figlio d’arte, Vincenzo De Falco, anche lui avvocato come l’indmenticabile Renato che aveva eletto il napoletano a suo terreno di ricerca minuziosa.
Un successo planetario, Father&Son: 4 milioni di download in 97 paesi del mondo (particolare l’interesse in Cina, da cui proviene il 43% dei giocatori), un indice di gradimento di 4.5 su App Store e 4.6 su Google Play, 920mila ore spese dagli utenti, in maggior parte adulti over 35.
Ma la divulgazione del game continua. Dal 20 aprile, infatti, saranno disponibili le versioni in tedesco e giapponese del gioco; a tre anni dal debutto della prima edizione, nell’autunno di quest’anno, sarà lanciato l’atteso sequel gratuito di Father and son: dalla simbolica storia di un ragazzo, che riscopre il padre scomparso grazie a un suggestivo viaggio di riconoscimento nella sale del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, si passerà, nella continuazione del racconto, a un percorso sulle infinite possibilità della vita.
Commenta il direttore del Museo, Paolo Giulierini: «Confesso che vedere il giovane Michael passeggiare verso il Museo Archeologico tra la folla, i colori e i rumori del traffico, chiacchierando nella lingua di Eduardo, tra un caffè e il calcio ad un pallone, mi ha commosso ed emozionato. Si tratta di una versione alla quale tengo particolarmente anche perché è stata realizzata insieme a un gruppo di studenti dei quartieri popolari della città e che ora approda, insieme alle altre nove traduzioni, sulle piattaforme mondiali. Coinvolgere grazie a una esperienza ludica, allargare le conoscenze con un linguaggio nuovo e globale per raccontare al mondo la nostra storia: ora che il binomio cultura-videogiochi non fa più paura; credo, infine, che prodotti come Father&Son possano essere utilizzati con profitto anche alla scuola digitale. Presto torneremo a ‘sbloccare’ tutti insieme il nostro gioco nelle sale del meraviglioso Mann».
Ecco qualche anticipazione sul sequel: i players potranno seguire le storie parallele che si profilano nella vita di una donna napoletana, Gloria. Partendo da una tipica situazione di crossroads esistenziali (sposarsi o meno), la protagonista visiterà le collezioni del Mann, incontrando alcuni personaggi che hanno segnato la storia antica e quella più recente, in un suggestivo cortocircuito temporale tipico della prima edizione del game.
Il viaggio di Gloria toccherà il Tempio di Iside e le sale degli affreschi, si soffermerà sulla Villa dei Papiri e sulla collezione Farnese, per poi scoprire anche la sezione “Preistoria e Protostoria” del Museo: tra i capolavori dell’arte antica, troverà ispirazione nel tormentato amore di Cleopatra; guardando le documentazioni fotografiche presentate nella recente mostra “Hercules alla guerra” settembre 2018/gennaio 2019), Gloria diventerà donna e eroina nella Napoli delle Quattro Giornate.
ECCO UN ASSAGGIO NAPOLETANO