Trentanove anni, piemontese e con le idee e i progetti gi molto chiari. Non si lascia intimidire n scoraggiare dalle domande più insidiose dei giornalisti e risponde con sicurezza e fermezza a ciascuno di essi. Andrea Viliani il nuovo direttore del museo Madre di Napoli. Il nome è stato scelto all’unanimit , dopo una selezione accurata da parte della commissione, a norma di bando, composta dai membri del comitato scientifico della Fondazione Donnaregina (Andrea Bellini, Johanna Burton, Bice Curiger, Gianfranco Maraniello, Chus Martinez) e da quelli del Cda (Pierpaolo Forte, presidente, Laura Cherubuni e Antonio Blandini).
Il presidente Forte dopo aver ringraziato gli altri candidati per il tempo, le energie e l’applicazione che hanno voluto dedicarvi, ha detto «Questa selezione, la modalit con la quale è stata fatta, la trasparenza e la chiarezza sono un grande segnale di ottimismo e ripresa, segno che si possono fare cose in maniera molto seria».
Viliani, raggruppando le sue idee in cinque punti, ha esposto il programma che intende basarsi su uno rapporto stretto con la citt , sulla sinergia con privati e sull’organizzazione e acquisizione di opere per rimpolpare la collezione.
«La prima mostra che il direttore cura ha detto Viliani è il museo. Ascolterò molto e parlerò poco, mi relazionerò con il pubblico, che è il coautore e la ragion d’essere di un museo, per capire le esigenze e le prospettive a cui il Madre dovr riferirsi. Immagino il Museo come un centro di produzione che raccolga le diverse anime dell’arte».
Importante per il neo direttore mettersi al servizio di Napoli e della Campania per far emergere ed esportare le eccellenze passate, presenti e future. L’assoluta priorit sar data alla collezione che rappresenta, come ha spiegato, l’identit di un museo e va incrementata e valorizzata avvalendosi di un lavoro di gruppo e di tutte quelle energie che possano contribuire alla sua crescita.
Il presidente della Fondazione Donnaregina, incalzato da un giornalista, ha sottolineato e assicurato che non accadr mai più quella triste vicenda in cui fu costretto a firmare la restituzione delle opere della collezione. Ha spiegato che il direttore ha a disposizione, per l’anno 2013, cifre solidificate equivalenti a 2 milioni di euro per riorganizzare e far ripartire la macchina museale.
In foto, da sinistra, Viliani e Forte