Citt diverse e artisti contemporanei cinesi. In un’unica mostra in programmazione al Pan (Palazzo arti Napoli) fino al 27giugno 2011. "Chinese Vision, lo stesso sogno in diverse citt " è stata inaugurata lo scorso 20 giugno nella sede di Via dei Mille del museo napoletano. L’ esposizione è curata da Francesco Maglioccola (Sino Italian Cultural Exchange Center) e Simona Chiapparo (Ariete onlus).
Chinese Vision è stata organizzata in occasione dell’anno culturale della Cina in Italia, in sinergia con il macro-progetto multidisciplinare italo cinese “FUTURE DESTINATION” e in armonia con il progetto italo cinese di scambi accademici curati dall’Accademia di Belle Arti di Napoli. L’accademia è stata ben presente nell’organizzazione della mostra.
Universit italiana e cinese assieme per questo grande progetto dove il non solo il mondo accademico cinese, ma anche quello istituzionale e culturale della Repubblica Cinese sono stati presenti alla realizzazione del progetto artistico al museo napoletano.
La collettiva raccoglie opere pittoriche, realizzate con tecnica mista (olio su tela, acquarelli su carta di riso, calligrafie e stampe di design) da artisti provenienti dalla Provincia cinese dello Hebei situata al nord della Repubblica popolare cinese. la mostra si sviluppa su una sequenza espositiva raffigurante temi tradizionali dell’immaginario cinese, a volte “contaminati” da modelli culturali occidentali, cos da esplorare la “irripetibile quotidianit ” delle comunit orientali, percorse da una tensione verso il passato intrecciata ad una intensa seduzione per la contemporaneit .
Gli artisti di Hebei intendono trasmettere tutta la “straordinariet ” dell’Universo Cinese verso cui l’Occidente si sente irrimediabilmente attratto. Attrazione inevitabile verso una societ che, sebbene alle prese con imponenti trasformazioni, continua a esprimere una tensione per ciò che è “essenziale” e che dunque accomuna l’umano, al di l della comunit originaria di appartenenza.
Per la prima volta il mondo cinese si apre al mondo occidentale e lo fa nel modo più innovativo raccontando la contaminazione degli artisti provenienti dall’Occidente racchiusi in subliminale sogno.
In foto, due opere in mostra