nell’occhio del ciclone l’economia e con essa gli esperti che se ne occupano. Le parole si sprecano fino a perdere consistenza nei discorsi ripetitivi della retorica televisiva, ma c’è qualcuno che per passione civile non si lascia scappare il significato e lo custodisce in brevi ed intimi versi. Cesare Imbriani, economista, direttore del dipartimento di Studi Giuridici, Filosofici ed Economici alla Sapienza di Roma, che il prossimo 3 ottobre alle 17.30, presenta al Pan di Napoli la sua ultima raccolta di poesie Voci senza terra e altro, edito da Plectica. Introdurranno il testo la giornalista de Il Roma Armida Parisi e l’economista Massimo Lo Cicero, con letture dell’attore teatrale Mariano Rigillo.
Una pubblicazione divisa in due atti il primo che d il titolo al libro, dedicato a Riccardo Tanturri, scomparso nel 2001. Giornalista e fondatore del Premio Scanno, Tanturri era punto di riferimento per l’autore che cos lo ricorda “Una persona di controversa natura psicologica, a cui avevo fatto leggere le poesie contenute in questo atto e di cui conservo ancora le annotazioni”. La seconda parte, dal titolo “ed altro, Canto Civile”, è dedicata invece a Stanis Nievo, uomo di lettere “viaggiatore e testimonianza di libert “.
I versi di Imbriani toccano sia i temi legati alla vita civile e alla realt socio-economica che l’autore analizza e racconta quotidianamente ai suoi studenti, sia i rapporti interpersonali, le passioni, i volti incontrati. Il risultato è il ritratto di un uomo di scienza che non ha paura di mostrare il suo lato più intimo, le sue emozioni “perch la poesia per me non è un rifugio dai contrasti della vita quotidiana, ma semplicemente un aspetto della mia esistenza duale, di economista e poeta, che vivo con consapevolezza”.
Un approccio dialettico alla realt , non univoco, supportato dalla preparazione filosofica dell’autore, che come ama ricordare, è stato poeta da sempre.
Nella foto, l’autore